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Calcio: Croazia, sconcerto e scuse per la svastica nel match con l'Italia

13 giugno 2015 | 14.48
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il presidente della federcalcio Suker, "sono dispiaciuto e arrabbiato per quello che è successo"

Lo stadio di Spalato dove si è giocata Croazia-Italia (Foto Afp) - AFP
Lo stadio di Spalato dove si è giocata Croazia-Italia (Foto Afp) - AFP

I principali rappresentati politici e calcistici della Croazia si sono scusati per la svastica apparsa ieri, sul campo dell'Hajduk Spalato, durante la partita con l'Italia. "Sono dispiaciuto e arrabbiato per quello che è successo -commenta il presidente della Federcalcio croata (Hns), Davor Suker- invito ancora una volta tutte le istituzioni croate a condurre un'indagine approfondita e punire i responsabili". A Suker ha fatto eco il direttore esecutivo dell'Hns, Damir Vrbanovic, dichiarando: "Siamo stati svergognati davanti a tutto il mondo. Dobbiamo porre fine a questo vandalismo".

Sconcerto manifestato anche dalla presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarovic, che condanna "nella maniera più dura possibile la comparsa di una svastica sul campo. La Croazia ha un problema molto serio con gli hooligans che mirano a screditare non solo il nostro calcio, ma l'intero Stato". La presidente ha anche chiesto una "vigorosa indagine" riguardo l'accaduto.

"Questo è un sabotaggio, un atto criminale -avrebbe commentato il portavoce dell'Hns, Tomislav Pacak, dopo la partita- è una vergogna per tutta la Croazia e la condanniamo". La svastica pare sia stata disegnata bruciando l'erba del campo con agenti chimici ed era visibile solo dall'alto. Lo Zagreb daily Vecernji List riferisce che la polizia ha prelevato dei campioni dalla zona di campo incriminata e ha interrogato i dipendenti della ditta che si occupa della manutenzione del campo. Ora i media locali sono preoccupati per le possibili sanzioni e paventano addirittura una possibile esclusione da Euro 2016.

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