
A parlarne è Silvia Garambois presidente dell'associazione Giulia Giornaliste
La data ufficiale di nascita dell'Osservatorio indipendente sui media contro la violenza nel linguaggio sulle donne è il 26 ottobre prossimo. Ad annunciarlo è la presidente dell'associazione Giulia Giornaliste, Silvia Garambois. "ll fatto è che le donne che si occupano di informazione, riunite in rete nelle Commissioni pari opportunità della Fnsi, dell’Usigrai, dell’Ordine dei Giornalisti e dell’associazione Giulia giornaliste, da anni cercano questo approdo per dare un concreto supporto al 'manifesto di Venezia", spiega poi.
Questo documento è una specie di "Magna Carta" per raccontare le donne sui giornali -spesso grandi assenti nei media con le loro eccellenze- vittime di un linguaggio che le rende 'complici' persino quando sono la parte lesa". Un documento con numerose firme, a partire da quella del Sindacato giornalisti Veneto, che per primo lanciò il sasso e ospitò - nel 2017 - la presentazione del testo. Come avete fatto? "In questi sei anni le abbiamo tentate tutte: l’autofinanziamento, il rapporto con le istituzioni, abbiamo trovato nella scorsa legislatura l’appoggio di Valeria Valente, allora presidente della Commissione femminicidio del Senato, di Laura Boldrini, presidente del gruppo interparlamentare della Camera; siamo state anche accolte dalla ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti per ragionare su quanto il governo potesse spendere".
Di osservatori sul tema, in questi anni, ce ne sono stati. "Il primo forse è proprio quello che hanno messo in piedi le Cpo del sindacato e dell’Ordine con Giulia: decine di 'occhi professionali' che scrutano il nostro mondo, a cui si rivolgono le associazioni delle donne per denunciare quello che sui giornali a loro non va giù. Ci sono anche le Università, che mettono i ricercatori al lavoro nelle emeroteche".
Ma a tutto ciò mancava il link giusto. "È stato uno dei quei rari incontri casuali e fortunati a portare alla nascita dell’Osservatorio nazionale: il progetto messo in campo dalla professoressa Flaminia Saccà, che si occupa di sociologia alla Sapienza di Roma (e che già aveva curato un importante progetto sul tema, Step, con l’Università della Tuscia), si sposava con le nostre esigenze. La disponibilità di tutte e tutti (a partire dal professor Fiorenzo Laghi, direttore del dipartimento di psicologia dei processi di sviluppo alla Sapienza), ha condotto all’importante accordo tra l'Ateneo e i nostri Enti e Associazioni".
Il progetto consiste nell'analisi quotidiana su quel che accade sui nostri media. Sapere, conoscere per scoprire i punti deboli, per intervenire, per continuare con i corsi di formazione, per denunciare ai consigli di disciplina dell’Ordine dei giornalisti l’inaccettabile, "ma soprattutto per crescere insieme, giornaliste e giornalisti, studiose e studiosi".
"Abbiamo voluto tra gli esperti della commissione scientifica -prosegue Garambois- anche le rappresentanti della 27esima ora del Corriere della Sera e di Halley Oop del Sole 24 ore, spazi rari di attenzione al femminile sui maggiori media (insieme a colleghe/i di Repubblica e della Stampa attenti al linguaggio e ai fenomeni di violenza contro le donne). Adesso tutto è pronto per presentare il progetto: avverrà il 26 ottobre, nell’Aula magna dell’Università (Edificio Marco Polo, Viale dello Scalo S. Lorenzo, 82) insieme alla rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, e con interventi importanti. Per giornaliste e giornalisti vale anche come corso di formazione deontologico.
Partecipanti all'iniziativa sono Anna Maria Giannini, delegata della Rettrice alle Pari Opportunità, Sapienza Università di Roma; Guido D’Ubaldo, presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio; Vittorio Di Trapani, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana; Paola Spadari, segretaria nazionale Ordine dei Giornalisti; Fiorenzo Laghi, direttore del Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione; Flaminia Saccà, presidente Osservatorio, Sapienza Università di Roma; Silvia Garambois, presidente Giulia, Cabina di regia Osservatorio; Alberto Marinelli, direttore Dipartimento Coris, Sapienza Università di Roma; Mara Pedrabissi, presidente Commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa Italiana; Elisabetta Cosci, coordinatrice Commissione Pari Opportunità Ordine dei Giornalisti; Roberta Balzotti, coordinatrice Commissione Pari Opportunità Usigrai; Alessandra Mancuso, commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa Italiana; Antonella Polimeni, magnifica rettrice Sapienza Università di Roma; Fabrizia Giuliani, Sapienza Università di Roma; Mimma Caligaris, rappresentante italiana International Federation of Journalists; Luca Massidda, Università degli Studi della Tuscia; Rosalba Belmonte, Università degli Studi della Tuscia; Pasquale Quaranta, Diversity editor - La Stampa; Mara Cinquepalmi – Giulia Sport. (Rossella Guadagnini)