Ottimismo per la campagna commerciale.
L’Italia si conferma primo paese produttore del mondo di kiwi, con una offerta sostanzialmente in linea con la scorsa annata. A livello europeo, si registrano gli aumenti produttivi di Grecia, Spagna e Francia mentre risulta in calo la produzione di Portogallo, California e Corea. La produzione di quest’anno, a livello di Emisfero Nord, si colloca nella media degli ultimi cinque anni. Rispetto alla scorsa annata, caratterizzata da una produzione scarsa, si registra una crescita del 6% nell’Emisfero Nord.
I dati di previsione e di analisi economica su uno dei prodotti frutticoli più importanti dell’offerta italiana sono stati diffusi a Verona, all’annuale convegno dedicato al kiwi. “La coltivazione del kiwi - dichiara Elisa Macchi, direttore di Cso (Centro servizi ortofrutticoli) - ha vissuto, in questi ultimi anni, momenti di criticità dovuti alla diffusione della batteriosi ma fortunatamente, grazie anche agli sforzi compiuti dall’attività di ricerca, si registra quest’anno una minore incidenza della malattia e in parallelo si respira un certo ottimismo sulla campagna commerciale alla luce dei dati a nostra disposizione".
"Tuttavia - conclude Macchi- di fronte a un mercato interno in lieve calo e con paesi, come la Grecia molto aggressivi sui mercati esteri e in continua espansione, è indispensabile non sedersi sugli allori, ma è necessario puntare con la massima energia all’export ampliando ancor di più i paesi coinvolti e consolidando standard qualitativi di prodotto sempre più elevati”.