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Cucinelli: "Momento d'oro per Italia, investitori esteri stanno tornando"

22 settembre 2021 | 21.37
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L'imprenditore: "Paese è credibile, merito di Draghi, Mattarella e politica"

Cucinelli:

Brunello Cucinelli è più che ottimista sulla ripresa dell'Italia e di quello che, ammette, è un momento d'oro per tutto il Paese. "Sono seriamente affascinato dal periodo che sta vivendo il mondo con il suo quasi ritrovato equilibrio di garbo - spiega l'imprenditore all'Adnkronos -. Ho fatto l'ultimo roadshow 10 giorni fa con una trentina di investitori inglesi e mi hanno detto che il Paese è incredibile. Sono tornato con l'idea che siamo incredibili e abbiamo raggiunto un livello di credibilità nel mondo che è merito di Draghi, delle istituzioni e della politica, a partire dal presidente Mattarella, che assieme al premier ci ha portati ad agire e discutere".

Il momento è d'oro anche per il marchio che porta il suo nome, nato in Umbria 43 anni, dopo che l'imprenditore, che è anche direttore creativo della società di Solomeo, ha appena ricevuto a Londra il premio 'Designer of the Year' (stilista dell’anno) dalla rivista Gq, mentre a Milano ha lanciato la prima collezione di occhiali in tandem con Oliver Peoples e la primavera-estate 2022 dedicata alla donna. "Oggi qui ci sono molti giornalisti e buyer americani, tedeschi, francesi, giapponesi - osserva Cucinelli - ho l'impressione che vengano in Italia perché la gestiamo con molta sicurezza. Ora il Paese è sicuro, venire in Italia dà sicurezza, lo reputano discretamente affidabile. Si parla di progetti con chiunque, è tornata l'idea del gusto, del modo gentile di vestirsi, dello chic, del femminile, della gentilezza. E poi le persone cercano capi che durano, chi compra oggi sa che è magari un capo è costoso ma sa anche che resta. C'è importanza e interesse nel sapere dove è fatto un capo, come è fatto".

Anche sul fronte sanitario, fa notare, seppur non ancora fuori dalla pandemia, si respira un certo ottimismo. "Siamo arrivati a un green pass con un equilibrio di discussione civile tra mille attori, dalla politica ai sindacati - spiega Cucinelli - ora Fauci dice che abbiamo gestito la pandemia nel migliore dei modi, siamo credibili, il Pil sta bene, la disoccupazione è leggermente scesa, i giovani stanno tornando ad avere fiducia nel Paese, è un ottimo segnale".

Pensiamo di crescere del 20% quest'anno e riprendere la nostra crescita il prossimo anno. Sono fiduciosissimo per il 2021 e per il 2022", ha detto ancora. L'anno è stato ottimo per il re del cachemere, con i ricavi cresciuti a 313,8 milioni e il secondo trimestre che ha registrato un fatturato di oltre 149 milioni, in aumento del 13,8% rispetto al periodo aprile-giugno 2019.

Tutti i mercati registrano performance significative "La Cina - spiega Cucinelli - va per la sua strada importante, l'America anche è forte, così come l'Europa. Trovo che sarà un anno molto interessante, bellissimo. Io lo chiamo 'anno del riequilibrio' a tutti gli effetti. Non abbiamo licenziato nessuno, non abbiamo fermato niente, garantendo sempre lo stesso salario a tutti e soprattutto non abbiamo chiesto sconti durante la pandemia".

"I no vax in azienda sono pochissimi, su 1.200 se ne contano 8-9 ma il problema è un altro: chi si è vaccinato non vuole lavorare vicino a loro, abbiamo zone con 6-7 persone e i dipendenti mi dicono che non vogliono lavorarci insieme", ha affermato poi.

"Non voglio costringere nessuno a vaccinarsi - rimarca l'impenditore, che oggi a Milano presenta la sua collezione per la primavera-estate 2022 - ma penso che sia un obbligo civile, morale e umano. Io sono stato spaventatissimo da questa pandemia che chiamo peste, come fa mio padre che ha 100 anni. La chiamo peste perché questo è stata". Brunello Cucinelli è stato tra i primi a scendere in campo per contrastare la pandemia, allestendo un centro vaccini anti-Covid19 nella sua Solomeo.

Inoltre, dall'aprile dello scorso anno in azienda sono presenti tre medici fissi, che fanno i tamponi e visite a casa ai dipendenti. "Abbiamo un centro vaccinale che lavora fino a mezzanotte, ora stiamo immunizzando i giovani - sottolinea - i tre medici che sono in azienda, invece, resteranno con noi fino all'ultimo giorno, fino a quando ci diranno che non siamo più in stato di emergenza".

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