MicroMega compie trent’anni. Rivista eretica, perché apertamente conflittuale, polemica, senza diplomatismi -anche nel dialogo- con la sinistra ufficiale dei partiti, dei sindacati, dei movimenti. "La 'bestia nera' di questa rivista -spiega all'Adnkronos il direttore Paolo Flores d'Arcais- fu fin dagli esordi la partitocrazia, un sistema di governo in cui l’intreccio corruttivo politico-affaristico diventava sempre più sfacciato nell’improntitudine di una prevista impunità".
"Teoria e prassi, pensiero e azione: abbiamo sempre concepito il nostro impegno intellettuale come legato all’impegno civile -prosegue il direttore del periodico- dunque a tutte le forme di iniziative pubbliche in cui può manifestarsi. Alla nascita il sottotitolo della rivista era 'Le ragioni della sinistra'. Per l’anno del trentennale abbiamo deciso di utilizzare per tutti i numeri uno stesso sottotitolo: 'Per una sinistra illuminista". Il primo numero del 2016 è appena arrivato in edicola, con allegati due 'reprint' dello scrittore Andrea Camilleri e del regista Nanni Moretti per festeggiare l'anniversario.
Lei ha scritto un intervento sulla 'Sovranità eguale. Il riformismo rivoluzionario della democrazia radicale: di che si tratta? "La promessa della modernità -ossia l'autonomia e il diritto alla felicità di ciascuno- è stata tradita dai totalitarismi prima e dalla deriva partitocratica delle attuali ‘democrazie senza democrazia’ poi. Per ridare slancio a una prospettiva che prenda la democrazia radicalmente sul serio, con tutto il suo corollario di misure di eguaglianza materiale ‘quasi comuniste’, occorre innanzitutto sottrarre l’esercizio della rappresentanza alla gilda dei politici 'di mestiere' e restituire la politica come 'bricolage' ai cittadini".