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Mostre: Alessandra Mussolini, con pennelli e colori i miei 'Graffi' alla vita

05 febbraio 2015 | 17.20
LETTURA: 4 minuti

L'europarlamentare si presenta al pubblico in un'inedita versione, quella di pittrice, esordendo con la mostra 'Graffi', alla galleria Plus Arte Puls di Roma fino all'8 febbraio. "Ha stupito anche me -dice- non avevo mai preso un pennello in mano in vita mia, infatti uso solo spatole e colori acrilici, una pittura 'facile', come sono io. Ho voluto esprimere quello che avevo dentro e non riuscivo a dire" /Guarda il video

Alessandra Mussolini
Alessandra Mussolini

Graffi per restituire alla vita le emozioni intense che ti fa vivere, per far venire fuori le emozioni mai dette attraverso un inaspettato, e catartico, istinto artistico scoperto dentro solo di recente. Alessandra Mussolini si presenta al pubblico in un'inedita versione, quella di pittrice, esordendo nella mostra 'Graffi' in programma alla galleria Plus Arte Puls di Roma da stasera all'8 febbraio. "Ha stupito anche me, non avevo mai preso un pennello in mano in vita mia -ha detto l'europarlamentare all'Adnkronos- infatti uso solo spatole e colori acrilici, una pittura 'facile', come sono io".

Un estro artistico scoperto solo da qualche mese ma diventato talmente prorompente da non poter essere ignorato: "Non so quello che è successo, sono anche un po' preoccupata -scherza la Mussolini- ma ad un certo punto ti scatta qualche cosa, in modo anche violento, e diventa un modo per tirare fuori quello che hai dentro e che non hai mai detto, che è sconosciuto anche per te". I familiari, racconta, sono rimasti più sorpresi di lei: "Mia madre non ci credeva, mia sorella mi ha detto 'Ma quando mai li hai fatti tu, li hai comprati?'. Solo dopo che ha visto i pennelli e i colori ci ha creduto".

La scelta del titolo è evocativa, d'effetto, e rispecchia il carattere volitivo della figlia di Romano Mussolini: "La vita ti graffia e tu graffi la vita attraverso le tele -dice- Io parlo, faccio politica ed è un mestiere che spesso comporta lo stare tra la gente ed esprimersi con le parole: qui non c'è più niente, ci sono questi paesaggi e colori".

La mostra si articola in un percorso di immagini e colori intensi, dal rosso cupo all'oro, con grandi tele che raffigurano delle strutture all'inizio nitide poi sempre più sfumate, come ad entrare più profondamente all'interno dell'anima. "E' un percorso che parte da queste strutture che possono anche rappresentare l'animo umano, tanto astratto e poca realtà, come la vita -sottolina Mussolini- All'inizio si vedono nitidamente, poi scompaiono. Io non li ho voluti nominare, perché ciascuno deve poterci vedere quello che vuole. Questo percorso è condivisione".

Come hanno reagito i colleghi alla nuova 'Mussolini artista'? "Un po' sono spiazzati, anche se io non l'ho detto ai miei colleghi, ma chi lo viene a sapere è sorpreso", dice. E conclude con un'osservazione sulla creatività che caratterizza tutti noi italiani: "L'arte per noi è un volano eccezionale, fa parte della nostra vita ed è un ottimo strumento per crescere. Noi viviamo di questo. Io vengo da Bruxelles e da Strasburgo, e fatevelo dire da me che li conosco: quanto siamo belli, noi!".

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