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Beni culturali: una canzone e un videoclip in difesa di San Galgano

27 febbraio 2015 | 10.19
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Parole e immagini provocatore nel brano del cantautore Nicola Costanti 'Dichiaro Le Latrine Patrimonio dell'Unesco'. Nelle immediate vicinanze della millenaria abbazia a cielo aperto, un gioiello unico nella campagna senese, è in progetto la realizzazione di una centrale a biomasse. Per fermare il progetto e preservare questo monumento sono già state fatte petizioni popolari, ricorsi al Tar e mobilitazioni di vario tipo (Guarda il video)

Il cantautore Nicola Costanti davanti all'Abbazia di San Galgano
Il cantautore Nicola Costanti davanti all'Abbazia di San Galgano

Nelle immediate vicinanze della millenaria Abbazia a cielo aperto di San Galgano (Chiusdino – Siena), un gioiello unico nella campagna senese, è in progetto la realizzazione, nel comune di Monticiano, di una centrale a biomasse. Per fermare il progetto e preservare questo monumento, meta di un incessante flusso turistico, sono state fatte petizioni popolari, ricorsi al Tar e mobilitazioni di vario tipo. Adesso a difesa dell’Abbazia arriva anche la canzone 'Dichiaro Le Latrine Patrimonio dell'Unesco', del cantautore Nicola Costanti, due volte premiato al Tenco, che ricorre all'arma dell'ironia, come nei versi "un Paese se è civile e sa fare la sua parte / come minimo distrugge tutte le sue opere d'arte / a che serve la memoria, col presente non c'è storia".

"Ho avuto la fortuna di suonare in questa Abbazia ed è stato amore a prima vista. È un luogo speciale, carico di suggestioni, uno scrigno di bellezza e di memoria. Si parla tanto di Pil e di debito pubblico -afferma Costanti- ma non tuteliamo adeguatamente ciò che potrebbe risolvere anche molti problemi economici. Con la cultura si mangia eccome. Basterebbe valorizzare e non mortificare il nostro immenso patrimonio artistico e trasformarlo in una risorsa-industria".

La canzone di Costanti parla della bellezza insultata, sfregiata, abbandonata, da salvare: "Con la canzone, come del resto con il videoclip che abbiamo girato, ho voluto mettere in evidenza i controsensi e il rapporto strano che la classe politica ha con il Patrimonio Artistico -spiega Costanti- i nostri politici da una parte fanno a gara nel fare dichiarazioni di sensibilità verso la bellezza e dall’altra permettono operazioni di sfregio verso la stessa. L’ironia è la miglior chiave di lettura per raccontare tutto questo. Mi appello al buonsenso e alla sensibilità delle parti in causa affinché individuino, per la centrale a biomasse prevista nelle vicinanze di San Galgano, una localizzazione alternativa che non offenda e il nostro patrimonio. Se continuiamo ad accostare ciminiere a luoghi d’arte va a finire che un giorno qualcuno si alzerà e dichiarerà le latrine patrimonio dell’Unesco", conclude Costanti.

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