Il ministro spiega all'Adnkronos le ragioni del rientro nel nostro Paese del celebre monumento, realizzato tra gli anni '70 e '80 da alcuni tra vi maggiori artisti del periodo, per il museo del campo di concentramento polacco: "Non è più gradito e probabilmente troverà ospitalità a Firenze"
"Il Memoriale Italiano non è più adatto ad Auschwitz e non è gradito alle autorità polacche. Tornerà in Italia e probabilmente troverà ospitalità a Firenze, dove verrà esposto nel modo che merita". Così all'Adnkronos il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a proposito del Memoriale Italiano, il grande monumento storico realizzato tra gli anni '70 e '80 per Auschwitz, con il concorso di alcuni tra i più importanti artisti del periodo, per commemorare i caduti italiani nel campo di concentramento.
Un rientro in Italia che potrebbe essere letto come uno smacco per il nostro Paese. "Bisogna rispettare la volontà di chi ospita", afferma il ministro, sottolineando l'aspetto positivo del rientro dell'opera: "Mi sembra positivo che il Memoriale venga esposto in Italia e che il padiglione riceva un nuovo allestimento, diverso dal precedente costruito in altre stagioni storiche e politiche", conclude Franceschini.