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Libri: '#RomaBarzotta' ma con amore, di Davide Desario

20 marzo 2015 | 13.38
LETTURA: 3 minuti

"Prendono spunto da tweet o post raccolti in rete sul sito del Messaggero e dai quali mi sono ispirato per parlare, con amore, della bellezza, del degrado e dell'ironia di Roma, città grande e complessa", spiega l'autore

Davide Desario
Davide Desario

"E' una raccolta di micro racconti, che prendono spunto da tweet o post raccolti in rete sul sito del Messaggero e dai quali mi sono ispirato per parlare, con amore, della bellezza, del degrado e dell'ironia di Roma, città grande e complessa". Lo dice all'Adnkronos Davide Desario, giornalista del Messaggero, autore di '#RomaBarzotta, Cronache di una città sempre a metà' (Avagliano Editore, 120 pagine), che sarà presentato il 25 marzo alla libreria Arion presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

"Per questo libro ho scritto un pezzo musicale con il cantante rap Saide. Il pezzo si intitola appunto '#RomaBarzotta' e il ritornello è cantato anche da Max Giusti, Max Paiella, Marco Conidi, e dal collega Massimo Caputi. Abbiamo fatto una bella zingarata; il pezzo uscirà nei prossimi giorni in rete e sarà disponibile anche sui social", racconta l'autore.

L'hashtag nel titolo serve a partire dalla rete e infine ritornare alla rete: "Tutto parte dal web, poi sbarca sulla carta stampata. L'hashtag riporta le riflessioni sulla rete ed è un modo per confrontarsi e scherzare sulle sfumature di questa città. Ho aperto una pagina Facebook da una settimana dedicata al libro e ho già 400 'mi piace'" dice l'autore con entusiasmo.

"'Barzotto' è l'uovo nè crudo nè cotto perchè Roma infondo da un lato ti abbraccia con la sua magnificenza, dall'altro ti respinge e ti prende a schiaffi mentre ti intrappola sul raccordo anulare. La verità è che questa città non riesce a difendere coraggiosamente le sue tradizioni e trasformarsi in una grande capitale europea. Eppure ci vorrebbe poco per renderla una capitale efficiente, concentrando l'attenzione più sul funzionamento dei trasporti e sulla pulizia delle strade che sul cambiamento del logo comunale", punzecchia Desario.

"A Roma tutto cambia in ogni momento -sottolinea il giornalista- Al mattino osservi Roma e ha un aspetto e poi, durante il giorno, le sfumature della luce, mutando, la trasformano". Roma scavalca anche il tempo: "Entri in un cortile, vedi giocare dei bambini, e tutto sembra fermo agli anni '70. Questa è una città che ti viene a trovare e non sei tu a doverla cercare".

E' l'ironia della Città a fornire molti spunti: "Entri in un bar di Roma e non ridere è davvero impossibile -dice l'autore- I romani scherzano su tutto anche sull'Isis, in fondo se i terroristi entrassero in città forse rimarrebbero bloccati nel traffico del raccordo. Può succedere di tutto in questo angolo di mondo, anche sentire la commerciante cinese, che alla chiusura del negozio dice: 'Ma che te flega, che t'impolta'".

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