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Cultura: rinasce libreria Arion a Montecitorio, per Franceschini giorno di festa

01 aprile 2015 | 20.16
LETTURA: 3 minuti

Grazie all'intesa tra la catena indipendente e In Ars lo spazio diventa un crocevia di arte, editoria e design, aperto a dibattiti e mostre a tema. La storica libreria aveva abbassato la saracinesca un anno fa

Al centro il ministro Dario Franceschini all'inaugurazione della libreria Arion
Al centro il ministro Dario Franceschini all'inaugurazione della libreria Arion

Un piccolo grande evento nel cuore della capitale: riapre la Arion di piazza Montecitorio, fra le librerie indipendenti che resistono allo strapotere delle grandi catene e che anzi rilanciano visto che questa aveva abbassato le saracinesche un anno fa /VIDEO . Rinasce, alla presenza del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e dell'assessore capitolino Marta Leonori, e con star d'eccezione Nino Benvenuti, grazie alla scommessa del titolare della Arion, Marcello Ciccaglioni, e dell'Ad della In Ars, Ovidio Jacorossi: uno spazio che coniuga editoria e arte contemporanea, dischi e oggetti di design del Novecento.

Franceschini ha parlato di un vero e proprio "giorno di festa per chi, come me, frequentava questo spazio negli anni dei movimenti giovanili Dc, ma anche per il segnale che si dà in un'Italia che investe nel suo patrimonio più prezioso, la cultura e l'arte. E per la città di Roma che vede rinascere un luogo di memoria e aggregazione".

"In questo senso -sottolinea- ho emanato una direttiva perché vengano censiti e vincolati questi esercizi nella loro destinazione d'uso: non in quanto di pregio artistico o architettonico, ma nel loro valore direi letterario. Non deve più succedere che chiuda una libreria di un certo tipo per far posto ad un negozio di abbigliamento".

La novità della libreria consiste nell'offerta al pubblico di prodotti di editoria (anche media e piccola, nonché antiquaria) accanto alla possibilità di esaminare grandi opere d'arte contemporanea o di acquistare oggetti di design del Novecento. In più, la libreria, meta obbligata per chi nei palazzi della politica (a due passi, oltre alla Camera, ci sono palazzo Chigi e il Senato) si tiene al passo con le novità editoriali e per turisti e lettori normali, terrà diversi appuntamenti, conferenze e dibattiti, mostre a tema.

L'idea di fondo, dice all'Adnkronos Ovidio Jacorossi, di In Ars, è "di scuotere un mondo, anche quello della politica, dal torpore: questa è la prima iniziativa del genere in Italia e si basa sulla convinzione che l'arte contemporanea, connessa con le altre discipline di cui i libri sono il veicolo, possono dare la scossa che serve".

Per il patron delle librerie Arion, Marcello Ciccaglioni, si tratta di "un miracolo nato grazie all'intesa con Jacorossi: "Servono professionalità e passione -ha detto- ma anche capacità di ragionare in termini imprenditoriali, perché la libreria è anche un esercizio commerciale. E allora non basta più solo il libro cartaceo, bisogna innovare in funzione della territorialità e della clientela". Al punto che, battendo nel suo piccolo i colossi della distribuzione on line, le Arion offrono la consegna a domicilio in bicicletta dei libri disponibili nel giro di 24 ore.

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