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Libri: Roma in giallo con 'L'esatto contrario' di Giulio Perrone

07 maggio 2015 | 15.20
LETTURA: 4 minuti

Il protagonista, Riccardo, ha tre certezze: che sarebbe diventato un grande giornalista, che la Roma avrebbe vinto lo scudetto e che lui e Gaia non si sarebbero mai lasciati. Poi crollano tutte. E proprio in quel momento riemerge il caso dell'omicidio irrisolto della sua ex fidanzata. E decide di andare fino in fondo alla storia perché, dice Giulio Perrone all'Adnkronos, "se capitasse a noi, tutti andremmo in modo maldestro o sconclusionato a cercare la verità"

Libri: Roma in giallo con 'L'esatto contrario' di Giulio Perrone

Un editore che diventa autore, un romanzo giallo con protagonista un tifoso giallorosso, investigatore improvvisato, e il mistero di una ragazza uccisa ai tempi dell'università che torna a galla dopo anni. Il tutto in una Roma misteriosa. Sono alcuni degli ingredienti del romanzo di Giulio Perrone, "L’esatto contrario", che esce oggi per Rizzoli (18,50 euro, 234 pagine).

La storia ha come protagonista Riccardo e le sue tre certezze: che sarebbe diventato un grande giornalista, che la Roma avrebbe vinto lo scudetto e che lui e Gaia non si sarebbero mai lasciati. Poi crollano tutte, ma lui non dispera e si inventa una rubrica radiofonica sul calcio, inizia a scrivere recensioni di romanzi gialli e sceglie di dividere l'appartamento con due nuovi coinquilini: Sandro, che legge Proust tutto il giorno, e Rachele, che arrotonda lavorando come mistress. Poi, di colpo, nella sua vita rientra il nome di Giulia Corsi: la sua ragazza ai tempi dell'università, vittima di un omicidio irrisolto 10 anni prima, nel cui diario ritrovato emergono pezzi di una verità scomoda per tutti, perfino per lui che l'amava.

Giulio Perrone, con questa storia, passa per la prima volta dalla veste di editore a quella di autore. "Mi sembrava una cosa normale a cui non davo troppo peso - racconta all'Adnkronos - ma con l'avvicinarsi dell'uscita non posso negare che un po' di tensione sia venuta fuori. D'altronde significa rimettersi in gioco in un modo diverso e imprevedibile che suscita emozioni molto più intime". Imprevedibile come lo è il genere scelto per il romanzo. "Scegliere di scrivere un giallo è stato automatico perché funzionale alla storia - dice l'autore - e anche perché ritengo che rappresenti una delle possibilità più interessanti di raccontare la realtà che ci circonda".

Roma "è stata una location perfetta, sia perché ci vivo da sempre - afferma - sia perché in alcuni quartieri, come San Lorenzo, conserva delle atmosfere ottime per fare da scenario a una storia come questa". Storia nella quale "ho voluto costruire un personaggio assolutamente opposto a quello del classico investigatore che risolve enigmi - aggiunge Perrone - qualcuno di totalmente impreparato al compito ma che spinto da una storia che lo richiama dal passato, e lo coinvolge sentimentalmente, inizia in modo maldestro e spesso sconclusionato a cercare la verità".

Fare 'l'esatto contrario', nella vita, cosa produce? "Spesso esiti imprevedibili - sottolinea l'autore - ma in questo caso è soprattutto Riccardo, il protagonista, a sentirsi 'l'esatto contrario' di alcune persone che gli ruotano intorno. Si tratta anche di qualcosa che ha a che fare con la sua inadeguatezza rispetto a quello che vede e che scopre". Essere 'impreparato', in fondo, permette al protagonista anche di "essere scevro da condizionamenti. D'altronde lui si mette in movimento non sapendo bene cosa cercare ma semplicemente inseguendo il ricordo di una ragazza a cui era stato legato e che in fondo non ha mai dimenticato".

Per questo, dice Perrone, "Riccardo decide di affrontare la vita di petto, senza rimanere nell'ombra accontentandosi di quello che ha, ma provando a vivere fino in fondo qualcosa che lo emoziona e per certi versi gli fa anche paura". Paura di essere inadeguato, un sentimento comune. "L'inadeguatezza - conclude - è il grande limite che lo rende umano ma anche simpatico perché in fondo un'avventura come questa sarebbe potuta capitare a chiunque di noi".

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