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Mostre: in 'Energie convergenti' i mondi di Echeoni e D’Arrigo si incontrano

08 maggio 2015 | 19.28
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Nella storica sede di Palazzo Margutta l'esposizione resterà aperta dal 9 al 19 maggio. Due stili diversi, scelte coloristiche quasi agli antipodi, universi lontani che riescono a dialogare sul filo della forza che li accomuna anche grazie al designer Alessandro Pellegrini

Materia in movimento, opera di Giusy D'Arrigo
Materia in movimento, opera di Giusy D'Arrigo

Quando le diversità, incontrandosi, riescono a produrre un 'suono' armonico, si dilata la mente e un impulso più forte scuote la nostra creatività. Elvino Echeoni e Giusy D‘Arrigo, due mondi lontani, quasi agli antipodi a livello coloristico ma non solo, si mettono alla prova in questa ricerca di armonia che prende corpo nella mostra 'Colore – Forma – Materia. Energie convergenti', organizzata da domani al 19 maggio dalla Galleria 'Il Mondo dell’Arte' nella storica sede di Palazzo Margutta (Via Margutta, 55, Roma).

L’esposizione racconta così, attraverso un’ampia raccolta dei loro lavori più recenti, l’incontro dei due artisti, Echeoni romano e D‘Arrigo di madre francese e padre siciliano, che riescono a entrare in sintonia, pur mantenendo il proprio linguaggio ed anzi proprio grazie alla propria marcata specificità: da un lato l'immanenza, la vita emotiva radicata nella storia personale; dall'altro la trascendenza e lo sguardo rivolto all'infinito e all'altrove. Tutti contrasti che si offrono al visitatore. Anello di congiunzione fra questi due mondi, il designer Alessandro Pellegrini.

Pittrice e scultrice, Giusy D’Arrigo unisce la rigorosa tecnica di bottega rinascimentale all’abilità di attingere dalla realtà della natura simboli e ancestrali segni divini. Artista capace di raccontare l'invisibile attraverso la materia. Quasi un ossimoro che le riesce lavorando il bronzo, il rame, l'alluminio, il legno, così come le resine, gli smalti e le terre colorate. E' la spirale il punto focale da cui prendono vita le creazioni dell’artista che esporrà anche a Firenze, sia a Palazzo Larderel sia alla Galleria Tornabuoni, a partire dal 22 maggio.

Elvino Echeoni è un artista decisamente poliedrico: Conosciuto e amato dal grande pubblico per l’utilizzo di tonalità intense, spazia dalla tavolozza agli spartiti musicali, passando per il restauro, la scenografia, l’incisione, la scultura, e ancora per la composizione di testi e canzoni.

Impegnato da sempre nella costante ricerca di forme rappresentative nuove e diverse e nell’impiego di stili e tecniche differenti, ha sintetizzato negli anni scorsi il difficile rapporto tra l’astratto e il figurativo nei pezzi dedicati alla Realtà virtuale e ai Momenti musicali. Per il Maestro Echeoni la forma è il racconto, la narrazione, l'armonia; il colore è la vita, l’energia pura.

Ed è proprio approfondendo l’uso delle tinte cromatiche di cui si è servito nella sua più recente produzione, che, attraverso un intenso racconto pittorico perfettamente capace di dosare con sapienza tecnica e armonia del colore, è riuscito a realizzare tele in cui il colore diventa forma e la forma materia.

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