cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 00:15
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Salone Libro: Ferrero, a noi la 'manutenzione' dei lettori, lo Stato sani crisi

19 maggio 2015 | 15.02
LETTURA: 4 minuti

Il direttore della manifestazione torinese all'Adnkronos: "Siamo uno specchio della situazione attuale. Il Salone è una grande occasione di promozione". La crisi del Libro, per Ferrero, "è un problema strutturale che rientra in un più generale problema di civiltà. Questa è una crisi culturale"

Il direttore del Salone del Libro  di Torino, Ernesto Ferrero (Wikipedia)
Il direttore del Salone del Libro di Torino, Ernesto Ferrero (Wikipedia)

Il Salone del Libro "è uno specchio della situazione attuale, è una grande occasione di promozione" ma "tra suoi compiti istituzionali non rientra quello di sanare la crisi del libro o sanare le carenze organiche della lettura che si registrano in Italia. Una questione che spetta allo Stato e alle famiglie. Noi facciamo manutenzione dei lettori già esistenti ". Parola di Ernesto Ferrero, direttore del Salone del Libro di Torino, che con l'Adnkronos traccia il bilancio della Kermesse che ha chiuso ieri i battenti superando le 341mila presenze, con un incremento dello 0,7% rispetto al 2014.

Ferrero torna sulla difficoltà che il mondo del libro continua ad attraversare spiegando che il Salone del Libro "ha molto investito, in tutti questi anni, nel padiglione riservato ai bambini e ai ragazzi. Ciò significa che abbiamo ben chiaro che da qui bisogna ripartire". Uno sforzo di educazione alla lettura che, per il direttore del Salone torinese, compete innanzi tutto "allo Stato e alle famiglie". Per Ferrero, più in generale, "la crisi del libro è un problema strutturale che rientra in un più generale problema di civiltà. Questa è una crisi culturale".

Ferrero ricorda inoltre che la manifestazione torinese "è una mostra mercato in cui i libri si vendono, è un festival con centinaia di eventi, ha uno spazio molto importante riservato ai bambini e ai ragazzi ed ha uno spazio anche per incontri professionali. E' chiaro - ribadisce - che, nei compiti istituzionali del Salone, non rientri sanare la crisi del libro o sanare le carenze organiche della lettura che si registrano in Italia".

Allargando la sua riflessione Ferrero mette in rilievo anche altri aspetti positivi, a partire dalla maggiore frequentazione delle biblioteche. "Tutti i dati - afferma- non tengono conto delle biblioteche : sono calate le vendite in libreria, però sono molto aumentate le frequentazioni delle biblioteche". In ogni caso, per Ferrero, "il dato confortante, al di là dei numeri, è la straordinaria qualità e maturità del pubblico che quest'anno è venuto al Lingotto. E' un pubblico competente e selettivo che viene per saperne di più".

Ma c'è ancora un dato sul quale, per Ferrero, è necessario riflettere: in Italia l'offerta libraria è troppo abbondante. "Da noi - evidenzia infatti il direttore del Salone del Libro - si stampano troppi libri inutili e la qualità non è sempre eccelsa. C'è un'offerta spropositata. Ci sono dei titoli che nascono già morti. La produzione è sterminata e, francamente, non è selezionata. Sarebbe il caso di concentrarla e ridurla".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza