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Cinema: Olga Strada, sogno di portare Nanni Moretti a Mosca

12 giugno 2015 | 15.06
LETTURA: 4 minuti

ll nuovo direttore dell'Istituto italiano di Cultura nella capitale russa si insedierà a metà luglio

Olga Strada
Olga Strada

"Uno dei miei progetti nel cassetto è quello dedicare a Nanni Moretti una retrospettiva nell'ambito del Festival del nuovo cinema italiano che si svolgerà l'anno prossimo a Mosca e San Pietroburgo. Lo inviteremo sperando che lui accetti di venire". E' con questo 'sogno' che Olga Strada si accinge ad affrontare il suo nuovo incarico di direttore dell'Istituto italiano di cultura a Mosca che assumerà, come lei stessa anticipa parlando con l'AdnKronos, "verso la seconda metà di luglio".

Strada ha già in cantiere altri due grandi idee che prenderanno corpo non appena si sarà insediata a Mosca. La prima è quella di celebrare, anche in Russia, Dante Alighieri, di cui quest'anno ricorre il 750esimo anniversario dalla nascita. "Bisogna pensare - dice- che quest'anno cadono i 750 anni dalla nascita di Dante e faremo qualcosa per celebrarla". La seconda, già in atto, "è la partecipazione di un artista romano, Jacopo Mandich, alla terza Biennale degli Urali che si svolgerà tra poco. Farà un'installazione site specific".

Più in generale, Strada sottolinea che "tra i miei obiettivi c'è quello di fare conoscere e di promuovere la cultura italiana e quelle pagine della nostra storia e della nostra cultura che sono ancora poco note in Russia. E naturalmente tutto questo il più possibile a 360 gradi, dall'arte al cinema, alla letteratura, alla moda". Un lavoro ad ampio spettro, dunque, che intende valorizzare sempre di più "tutto quello che, nel nostro sentire comune, è cultura".

Anche perché, tiene a rimarcare Strada, "c'è una serie di periodi della storia dell'arte italiana che non è conosciuta o è poco conosciuta". Un lavoro di valorizzazione e diffusione della nostra identità culturale che, per Strada, non deve essere limitato soltanto a Mosca e San Pietroburgo, ma che deve approdare anche in 'periferia'.

"Ritengo - spiega - che possa essere molto interessante estendere la conoscenza del nostro Paese e del nostro modo di vivere anche in altre realtà oltre alle due capitali culturali ed economiche del Paese, arrivando in città come Irkutsk, Novosibirsk, Vladivostok, Kazàn. Realtà russe assetate della nostra cultura". La Russia, osserva Strada, è un paese "ricco non solo nel senso intrinseco del termine, ma anche di umanità con persone interessate che vogliono sapere".

Tra le tante cose da pianificare c'è inoltre la necessità di promuovere il nostro idioma "creando nuove opportunità di corsi per far conoscere la lingua e la letteratura italiana e tutto quello che ruota intorno alla sua centralità", aggiunge Strada. Un lavoro che il neodirettore intende compiere lavorando "in sinergia con la Società Dante Alighieri e con le Università, cercando anche di elaborare dei programmi declinati in vari modi che possano attrarre gli studenti italiani a venire a studiare da noi in Russia e al tempo stesso facendo sì che la scuola italiana possa aprirsi in modo sempre maggiore alla realtà russa. Nonostante le difficoltà intrinseche che il momento attuale presenta, i legami culturali devono essere rafforzati anche attraverso queste azioni", conclude Strada.

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