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Mostre: alla Gagosian Gallery a settembre arriva Richard Wright

20 giugno 2015 | 11.05
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Una delle opere di Richard Wright in foglia d'oro (Per concessione della Gagosian Gallery -  Photo Mike Bruce)
Una delle opere di Richard Wright in foglia d'oro (Per concessione della Gagosian Gallery - Photo Mike Bruce)

La Gagosian Gallery Roma ospiterà a settembre un nuovo progetto site-specific di Richard Wright. Tramite la complessa realizzazione di intricati disegni, principalmente in pittura e foglia d’oro, l’artista interviene in spazi architettonici spesso sottovalutati. Non è infrequente che la vita delle sue opere, concepite direttamente su parete, coincida con la durata della mostra. Lui stesso afferma: "In fin dei conti la collocazione del lavoro può rappresentare metà del lavoro stesso per me. L’opera ha infatti la capacità di influenzare la percezione che il visitatore ha dello spazio, rivelandolo sotto una nuova luce".

A Roma Wright collaborerà con il York Glaziers Trust, uno dei laboratori di conservazione di vetri colorati più antico d’Europa, nella realizzazione di tre imponenti vetrate per le grandi finestre della galleria. L’artista ha ideato una complessa serie di pannelli in vetro piombato, incorporati a frammenti di vetro artigianale. Questi, tagliati in centinaia di piccole sezioni angolari, creeranno, nell’insieme, un disegno in vetro, piombo e luce.

Wright ha cominciato a sperimentare questa tecnica per la vetrata commissionatagli dalla Tate Britain in occasione dell'importante progetto di ristrutturazione del museo (The Millbank Project, 2011-2013). Le tre nuove vetrate alte quasi cinque metri progettate per la galleria di Roma, utilizzano le effettive dimensioni delle finestre e la luce naturale che illumina l’ampio spazio ovale.

Nasce a Londra nel '60, per poi trasferirsi a Glasgow, dove attualmente vive

Si tratta dei lavori più complessi realizzati finora dall’artista, contraddistinti da una elaborata trama di linee ed angoli che genera uno straordinario effetto ottico: la luce, attraversando la superficie vetrosa, muta durante il giorno e il mosaico degli elementi di vetro - uno diverso dall’altro - la rifrange, come in un gioiello.

Richard Wright nasce a Londra nel 1960, per poi trasferirsi in Scozia, a Glasgow, dove attualmente vive e lavora. Wright ha esposto in tutto il mondo, nel 2005 alla GAMeC (Bergamo), nel 2008 al Carnegie International (Pittsburgh) e nel 2013 al Tate Britain (Londra), in occasione della collettiva “Walk through British Art”. La Crossrail di Londra gli ha commissionato un’opera pubblica per la nuova stazione di Tottenham Court Road che inaugurerà nel 2018. Altre importanti mostre sono state ospitate dal Theseus Temple, dal Kunsthistorisches Museum (Vienna) e dal Rijksmuseum (Amsterdam) nel 2013; dalla Scottish National Gallery of Modern Art (Edimburgo) nel 2010; dal Middlesbrough Institute of Modern Art e dal Museum of Contemporary Art (San Diego) entrambe nel 2007; dal Dundee Contemporary Art nel 2004; dalla Kunsthalle Bern e dalla Tate Liverpool nel 2001.

Nel 2009 Richard Wright ha vinto il Turner Prize ed è considerato uno dei protagonisti della generazione di artisti emersi nella Glasgow degli anni ’90, insieme a Douglas Gordon, Simon Starling, Martin Boyce.

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