È stato presentato ieri, all'Hotel la Palma di Capri, il libro di Jas Gawronski 'A cena dal Papa e altre storie', edito dalla Nino Aragno Editore. Il volume, aperto dalla prefazione del giornalista e scrittore Enzo Bettiza, raccoglie gli articoli più significativi della carriera di una delle firme storiche del giornalismo italiano, svelando particolari inediti della sua intervista del 1993 a Papa Giovanni Paolo II per 'La Stampa', senza i tagli e le omissioni che erano stati fatti all'epoca.
All'evento, organizzato nell'ambito della VII Edizione del 'Premio Biagio Agnes', e presieduto da Simona Agnes, sono intervenuti, oltre all'autore, anche Marcello Sorgi, editorialista de 'La Stampa' e Bernardo Valli, editorialista di 'La Repubblica'. A moderare il dibattito è stata Cesara Buonamici, giornalista di Mediaset. Proprio l'incontro col pontefice polacco è stato l'argomento clou della presentazione. "Cosa è rimasto del Pontificato di Papa Giovanni Paolo II nella politica estera? - ha detto Gawronski - Certamente il capolavoro di accelerare la caduta del Comunismo, un lavoro portato avanti con Lech Walesa e Reagan, che aveva costretto l'Unione Sovietica a sacrifici finanziari enormi, ma col contributo dello stesso Gorbaciov".
"Fu un'intervista politica a tutti gli effetti, in cui Papa Wojtyla diventò alla fine anche apocalittico - ha sottolineato Marcello Sorgi - descrivendo i possibili effetti nefasti di una non corretta gestione del post comunismo. Senza quei pensieri non ci sarebbe stata la libertà che i pontefici hanno in seguito avuto di affrontare argomenti così prettamente politici". Bernardo Valli ha invece posto l'accento sulla capacità di analisi dell'autore del testo: "Raccontare i fatti, anche di questa importanza, con leggerezza e senza mai cadere negli eccessi della pesantezza - ha affermato il giornalista - è una delle grandi virtù di Jas Gawronski, soprattutto considerando il mestiere che ha fatto e fa".
