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Mostre: ultimi giorni per 'Surplace' di Airò a Sant’Alessio all’Aventino

07 luglio 2015 | 11.33
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L'installazione site specific 'Surplace' di Mario Airò (Foto di Camilla Borghese)
L'installazione site specific 'Surplace' di Mario Airò (Foto di Camilla Borghese)

Domani, giovedì e venerdì sono gli ultimi tre giorni per vedere 'Surplace', l’installazione aerea site specific creata da Mario Airò per il giardino di Sant’Alessio all’Aventino, a Roma. Il progetto è stato ideato e realizzato dall’artista per l’edizione 2015 di 'Toccare l’arte', rassegna sensoriale di arte contemporanea per una cultura senza barriere, e presentato dall’associazione socio-culturale Trait d’Union Onlus, che organizza eventi di diverse espressioni artistiche in luoghi di valore storico-architettonico, artistico e paesaggistico, con particolare attenzione ai soggetti svantaggiati.

Lo storico giardino di Sant’Alessio all’Aventino, ottenuto in adozione da Roma Capitale dal 2010 al 2014, sottoposto a un intervento di restauro, pulizia e ripristino del decoro, è divenuto un luogo di incontro e scambio culturale, dove l’Associazione ospita eventi e installazioni di arte pubblica site specific: qui l’arte contemporanea entra nel quotidiano, provvedendo con il suo linguaggio alla trasmissione della cultura.

'Surplace' è un’installazione aerea sospesa a quattro metri di altezza dal suolo, costituita da foglie di magnolia vetrificate disposte nel cielo come uno stormo di uccelli migratori, ordinate lungo un telaio e libere di ondeggiare armonicamente danzando nel vento. Ma quelle foglie non vanno da nessuna parte e sono una realtà insindacabile tra cielo e terra.

L'installazione rappresenta il tema dell’abbandono forzato della propria terra d’origine e della perdita/conservazione delle proprie radici, divenendo metafora della foglia staccata dall’albero che non cade, non vola, non raggiunge mai terra, resta sospesa assumendo un significato esistenziale universale.

Forte il richiamo alle problematiche dei migranti, degli apolidi, degli esuli, ma anche di tutti quelli che non sono omologati nel conformismo che la società impone. Il progetto ha ricevuto i patrocini dal Mibact Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Lazio, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale. L’installazione è visibile tutti i giorni fino al 10 luglio dalle ore 7 alle 21.

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