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Addio a René Girard, indagò la violenza e il sacro

05 novembre 2015 | 14.45
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Rene Girard (Afp) - AFP
Rene Girard (Afp) - AFP

Il filosofo, antropologo e critico letterario francese René Girard, intellettuale cattolico "irregolare della cultura" che ha indagato i temi del sacrificio e della vendetta nelle religioni arcaiche, fondatore della "teoria mimetica", è morto ieri sera a Stanford, in California, all'età di 91 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dall'università americana di Stanford, di cui era professore emerito di letteratura comparata.

Membro dal 2005 dell'Académie Française, Girard ha scritto numerosi libri, sviluppando l'idea che ogni cultura umana è basata sul sacrificio come via d'uscita dalla violenza mimetica (cioè imitativa) tra rivali. Le sue riflessioni si sono indirizzate verso tre idee principali: il desiderio mimetico, il meccanismo del capro espiatorio, la capacità del testo della Bibbia di svelare sia l'uno che l'altro.

Il suo saggio più celebre è "La violenza e il sacro" (1972), pubblicato in Italia da Adelphi, come molti altri suoi libri, tra i quali "Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo", "Il capro espiatorio", "L'antica via degli empi", "Shakespeare. Il teatro dell'invidia", "Vedo Satana cadere come la folgore", "La pietra dello scandalo", "La voce inascoltata della realtà" e "Portando Clausewitz all'estremo".

Nato il 25 dicembre 1923 ad Avignone, Girard si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des Chartes di Parigi e dal 1957 al 1995 ha insegnato letteratura francese in diverse università statunitensi. Nel 2001 gli è stata conferita una laurea honoris causa in lettere all'Università di Padova

Le opere principali di Girard, oltre quelle letterarie, vertono soprattutto sui campi dell'antropologia filosofica e della filosofia della religione, ponendo l'accento sui miti di fondazione, sul nesso inscindibile che lega il sacro alla violenza e al sacrificio: l'ambiguità nei confronti dell'uccisione di una vittima è l'evento fondante su cui si basa lo sviluppo della società e della religione; nel suo pensiero, la logica arcaica del sacrificio venne trascesa solo con il cristianesimo, laddove Cristo assume il ruolo di "capro espiatorio".

Storico delle idee, studioso del sacro e di questioni religiose, Girard è autore di una vasta bibliografia, con numerosi titoli tradotti in italiano, tra i quali "Menzogna romantica e verità romanzesca" (Bompiani), "Il risentimento. Lo scacco del desiderio nell'uomo contemporaneo" (Raffaello Cortina), "Il caso Nietzsche. La ribellione fallita dell'anticristo" (Marietti), "Origine della cultura e fine della storia" (Raffaello Cortina), "Il sacrificio" (Raffaello Cortina), "Geometrie del desiderio" (Raffaello Cortina) e "Violenza e religione. Causa o effetto? (Raffaello Cortina).

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