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Pistoia sarà la capitale italiana della cultura nel 2017

25 gennaio 2016 | 17.45
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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E' Pistoia la capitale italiana della cultura 2017. A proclamarla, nel Salone del Consiglio Nazionale del Mibact, alla fine dei lavori della giuria di selezione presieduta da Marco Cammelli, è stato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Pistoia ha superato la concorrenza di Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni.

Facendo il punto sul progetto della Capitale italiana della cultura, il ministro Franceschini ha detto che "mi aspetto una grande crescita. Le cose in Italia partono in po' in sordina e poi si vanno via via affermando. E' chiaro che essere per un anno capitale della cultura è una cosa cui si dà sempre di più importanza. Ed essendo un'opportunità che viene data al piccolo borgo, come alla metropoli, è davvero importante che si trovino delle regole stringenti che consentano che la competizione sia, come è avvenuto oggi, vera, trasparente e senza nessuna interferenza".

Il ministro ha poi sottolineato che si tratta "di un lavoro virtuoso, utile perché spinge le città ad una progettazione complessiva che mette insieme la progettazione sul patrimonio all'attività culturale, legando il privato al pubblico". Un percorso in grado di "individuare una vocazione della città". Per il titolare del Collegio Romano l'iniziativa "diventerà via via più importante. Le città potranno fregiarsi del titolo di città concorrente, come quando i film si fregiano del titolo di candidato all'Oscar". Il numero delle candidate "da 24 crescerà e la mia preoccupazione è come poter gestire con la commissione un numero crescente di città".

Pistoia, intanto, riceverà un milione di euro fuori dal patto di stabilità. I motivi che hanno spinto la commissione ad indicare la città toscana come capitale della cultura per il 2017 risiedono nel fatto che "la candidatura risulta decisamente ben sostenuta nei suoi diversi elementi: area urbana, relazioni con il territorio circostante, ampiezza dei settori, gestione sistema bibliotecario, badget importante ma realistico, partnerariato di sistema e internazionale".

Alla luce di questi elementi, il progetto di Pistoia, spiega la commissione esaminatrice, "per qualità e completezza, sa interpretare pienamente le risorse esistenti, proiettandole anche in una scenario internazionale avanzato di sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione soggettive".

"Dopo questa proclamazione - ha aggiunto Franceschini - ci metteremo immediatamente al lavoro per il bando del 2018 in modo da arrivare a proclamare nel gennaio del 2017, con un anno d'anticipo, la capitale del 2018. Le città che oggi non hanno avuto la soddisfazione di vincere potranno competere con le altre".

I lavori per definire il nome della Capitale italiana del 2017 sono stati avviati "da giugno scorso e sono andati avanti fino ad adesso, con sette sedute", ha spiegato il presidente della giuria Marco Cammelli aggiungendo che "abbiamo esaminato 24 candidature poi ridotte a dieci. In nessun caso abbiamo trovato dossier arrangiati o improvvisati. Non c'è alcun progetto che agli occhi della commissione demerita. I criteri con cui abbiamo operato sono stati pubblicati per tempo nel sito del ministero. Il giudizio collegale sul vincitore e, con il consenso del sindaco, anche il progetto del vincitore, potrà essere conosciuto da subito". Per il resto si dovrà fare riferimento "alle regole che stabiliscono i rapporti tra interessati e pubblica amministrazione", ha concluso Cammelli.

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