Domani a Roma Luciano Benetton, stilista noto anche per la sua grande passione per l'arte, presenta la sua collezione di opere di artisti siriani. Si tratta di una sezione del suo ampio progetto Imago Mundi, nato anni fa con l'obiettivo di diventare la più grande collezione d'arte africana e mediorientale con opere del formato 'cartolina'. Questa raccolta di opere siriane è stata battezzata 'Siria frame off'.
Sono 140 lavori realizzati da artisti affermati ed emergenti di diverse generazioni e religioni, che vivono in città e villaggi della Siria o costretti di recente a lasciare il Paese. Pittori, illustratori, fumettisti, fotografi, poeti, calligrafi, attori e registi teatrali, street artist e video maker che esplorano, vedono, creano. E che, con la passione vitale dell’arte e la forza della bellezza, raccontano una cultura straordinaria ma anche il dolore di un Paese che vuole smettere di essere vittima e diventare protagonista del proprio destino.
Questo gruppo di opere, con il catalogo di accompagnamento, è al centro di un dibattito domani alle 18 alla Sala della Stampa Estera in via dell'Umiltà 83/c, che vede coinvolta la curatrice del progetto Donatella Della Ratta insieme a un panel di esperti d’arte contemporanea e studiosi delle relazioni internazionali: Emma Bonino, Francesca Caferri (Repubblica), Catherine Cornet (Internazionale), Claudio Scorretti (curatore), Guido Talarico, (editore e direttore di Inside Art e amministratore delegato di Culturalia/AdnKronos), Franco Venturini (Corriere della Sera). Modera l’incontro Giancarlo Bosetti, direttore di Reset Doc – Dialogues on Civilizations.
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