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Cultura

Addio allo scrittore Ermanno Rea, narratore di Napoli tra rabbia e amore

13 settembre 2016 | 11.20
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Ermanno Rea (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Ermanno Rea (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Addio allo scrittore e giornalista Ermanno Rea, che a Napoli, sua città natale, ha dedicato romanzi di successo, con una narrazione tra rabbia e amore. Il decesso è avvenuto la notte scorsa nella sua casa di Roma all'età di 89 anni. Nato a Napoli il 28 luglio 1927, Rea ha lavorato come giornalista per numerosi quotidiani e settimanali. Ha vissuto prima a Milano e poi a Roma.

Il lavoro di giornalista gli ha permesso di avvicinarsi alla realtà anche con la concretezza di chi parte dal caso specifico umano. Intellettuale di riferimento della sinistra, candidato alle ultime elezioni europee del 2014 con la lista di Tsipras, i suoi libri sono prevalentemente inchieste su casi misteriosi, come quella della scomparsa dell'economista Federico Caffè. Dal suo romanzo 'L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato' il regista Fabio Rosi ha girato l'omonimo film 'L'ultima lezione' (2001).

Rea era autore dei testi 'Il Po si racconta. Uomini donne paesi e città di una Padania sconosciuta' (Gambero Rosso 1990, ristampato da Il Saggiatore nel 1996), 'L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato' (Einaudi 1992), 'Mistero napoletano. Vita e passione di una comunista negli anni della guerra fredda' (Einaudi 1995, Premio Viareggio 1996), 'Fuochi fiammanti a un'hora di notte' (Rizzoli 1998, Premio Campiello 1999), 'La dismissione' (Rizzoli 2002, finalista al Premio Strega) e 'Napoli Ferrovia' (Rizzoli 2007).

Dopo aver cambiato editore sei anni fa, con Feltrinelli ha pubblicato 'La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani' (Premio Brancati-Zafferana 2011). Sempre da Feltrinelli sono apparsi i libri 'Io reporter' (2012), 'Il sorriso di don Giovanni' (2014), 'La dismissione' (2014; già Rizzoli, 2002) 'Il caso Piegari' (2014), 'Mistero napoletano' (2014; già Einaudi, 1995) e 'Napoli Ferrovia' (2015; già Rizzoli, 2007). Tra gli altri suoi lavori recenti 'La comunista. Due storie napoletane' (Giunti, 2012).

Per il romanzo 'La dismissione', Rea è tornato a Napoli per seguire da vicino la storia dello smantellamento dell'acciaieria Ilva di Bagnoli, simbolo di una città che cercava nell'industrializzazione la via per uscire dal sottosviluppo. Rea è stato anche presidente delegato del Premio Napoli di Letteratura, istituito nel 2003.

Sempre per Feltrinelli, il 13 ottobre prossimo uscirà l'ultimo romanzo dello scrittore. Si intitola 'Nostalgia', ed è la narrazione di un destino di amicizia e di morte dentro la scena di un quartiere napoletano, il Rione Sanità, condannato dalla sua stessa storia a una sorta di claustrofobia sociale. Un melodramma ispirato da un'ansia vivissima di riscatto che fa di Napoli un'icona di amore e di lotta senza sbocco.

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