Il Ritratto di Giulio Sacchetti e il Ritratto di Marcello Sacchetti, realizzati da Pietro da Cortona, a breve distanza l'uno dall'altro tra il 1626 e il 1627, tornano a riunirsi, alla Galleria Borghese. Entrati a far parte della collezione che i due fratelli iniziarono a costituire dagli anni '20 del Seicento, i due quadri furono scorporati quando la collezione fu venduta nel 1748 dal marchese Giovanni Battista a papa Benedetto XIV. Il ritratto di Marcello passò alla collezione Borghese soltanto nell'800. Ora le due opere tornano a fare pendant, grazie alla donazione del Ritratto di Giulio Sacchetti da parte della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti alla Galleria Borghese di Roma.
Si tratta, ha spiegato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso della presentazione della donazione, di "un atto simbolico. E' importante non solo per il fatto in sé, è anche un segnale per il Paese. In Italia c'è stata una tradizione di donazioni di opere d'arte al patrimonio pubblico". Tradizione che si è "un po' ristretta fin quasi a perdersi. Un privato dona un'opera a condizione che venga valorizzata e a condizione che riceva un riconoscimento pubblico del suo gesto. La riforma dei musei punta a rendere i musei più accoglienti per i i visitatori ma anche per le donazioni che in futuro potranno arricchire il patrimonio pubblico. Questo - ha concluso Franceschini, è un atto di mecenatismo puro".
L'opera donata, già ora fruibile dal pubblico, è del "valore di 5-6 milioni di euro per il mercato estero e di 2 milioni di euro per il mercato italiano", come ha precisato Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese, e verrà collocata nella Loggia del Lanfranco, al piano superiore del museo. Sarà messa in relazione, così, ai ritratti di Scipione Borghese e di Gian Lorenzo Bernini. "Pochissime opere - ha osservato la direttrice Coliva - sono entrare nella Collezione Borghese- In primo luogo perché è considerata perfetta, costituita quasi interamente da capolavori. E poi perché ci sono regole precise che stabiliscono cosa può entrare e cosa no. Questa è una donazione di grandissimo valore. Il 14 novembre verrà inaugurata una mostra con le opere che poi verranno messe nella loro collocazione definitiva. In ogni caso, sono già fruibili", ha concluso Coliva.
