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Mostre: Bologna, il pop di Murakami in Galleria Cavour

19 gennaio 2017 | 11.44
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Autoritratto di Murakami Takashi, intitolato 'Murakami-kun, quel surprise et quel dommage'
Autoritratto di Murakami Takashi, intitolato 'Murakami-kun, quel surprise et quel dommage'

Murakami Takashi, il più grande artista contemporaneo giapponese, sarà in mostra a Bologna, in Galleria Cavour, con un allestimento intitolato 'KIRAKIRÀ: lo scintillante mondo di Murakami Takashi', ricco di 40 opere, curato da Alessia Marchi, e, in esclusiva, nella boutique Louis Vuitton una selezione di originali provenienti dalla Collezione del Patrimonio della Maison, creati dall’artista nel 2003, quando realizzò per la maison francese i cartoni animati Superflat Monogram, e nel 2009 il sequel Superflat First Love. Quella tra Murakami e Louis Vuitton è una delle collaborazioni più durature che la Maison abbia mai intrattenuto con un artista, dal 2003 al 2009, che ha dato vita a collezioni come il Monogram Multicolor (2003), Monogram Cherry Blossom (2003), Monogram Cerises (2005), Monogram Hands (2007), Monogramouflage (2008) e Cosmic Blossom (2009). La mostra, visitabile dal 25 gennaio al 25 febbraio, è organizzata da Contemporary Concept e Galleria Cavour Glam; rientra nell’ambito di Art City Bologna, in occasione di Arte Fiera 2017; è inserita nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, oltre che nella programmazione degli eventi culturali della Manifestazione Nipponica 2016; si avvale del Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.

Attraverso la Hiropon Factory, oggi KaiKai Kiki Co., Murakami Takashi (Tokyo, 1962) ha creato uno straordinario mondo intriso di tradizione giapponese e cultura pop, dove ha sublimato le paure più forti della società nipponica, come la bomba atomica, grande spauracchio della sua generazione, e lo tsunami, quest’ultimo raccontato ed esorcizzato nel recente ciclo di Arhat, presentato nel 2014 a Palazzo Reale, a Milano. Un universo, quello di Murakami, in movimento continuo tra tradizione e mercato, da una parte il nihonga (pittura tradizionale) e dall’altro il mondo otaku (subcultura giapponese), termine con il quale vengono chiamati i 'nerd' giapponesi, dediti a manga, anime e travestimenti cosplay. Murakami è anche legato al mondo della moda – famosissime le sue incursioni con Louis Vuitton, Marc Jacobs, Vans, Issey Miyake – della musica, con William Pharrell e Kanye West e con altri famosi marchi, come Frisk e Casio, sempre con l’intento di creare un mondo kawaii (carino e dolce), ma solo all’apparenza.

Come scrive Alessia Marchi nel testo critico "le minacce passate e presenti in cui Murakami è immerso costituiscono, nell’immaginario popolare della società giapponese a tutti i livelli, elementi fondamentali per comprendere lo sviluppo della subcultura otaku; con questo termine viene chiamato chi si dedica appassionatamente e quasi esclusivamente ai manga (fumetti) agli anime (cartoni animati) e ai videogiochi. ...le sue radici culturali, la formazione, l’educazione ricevuta, tutto questo confluisce nel personalissimo modo di rappresentare il suo universo pieno di riferimenti alti e neopop, elementi tradizionali e psichedelici, un mirabolante mondo animato da creature fantastiche...". In occasione dell’inaugurazione della mostra Kirakirà, la sera del 24 gennaio verrà lanciato Pop Out, il Concorso Nazionale di Illustrazione, voluto dalla curatrice Alessia Marchi e da Contemporary Concept, in collaborazione con l’Accademia Europea di Manga, di Pisa e Parigi: le illustrazioni dovranno essere liberamente ispirate ai vari aspetti della cultura Manga e, più in generale, pop giapponese. Il termine del concorso, aperto a tutti, è il 15 febbraio. Nell’allestimento sono compresi anche una decina di Gundam (robot da combattimento giganti e antropomorfi presento in numerosi anime) originali, realizzati da giovani creativi che hanno vinto importanti selezioni in Giappone. I Gundam resteranno in esposizione dal 25 gennaio al 31 gennaio e lasceranno spazio, dall’1 al 25 febbraio, sempre in Galleria Cavour 1/L, alla sezione Japan Pop, a cura di Christian Gangitano, un richiamo alle opere di quattro artiste giapponesi, seguaci di Murakami, che espongono dal 27 al 31 gennaio a La Ferramenta, in via delle Moline 16/A: Tomoko Nagao, Hikari Shimoda, Hiroyuki Takahashi, Hitomi Maehashi.

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