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Arte: Afan de Rivera, Italia non 'venda' il ritratto di nonna Franca Florio

27 febbraio 2017 | 15.56
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Il ritratto di Donna Franca Florio realizzato da Giovanni Boldini. Particolare
Il ritratto di Donna Franca Florio realizzato da Giovanni Boldini. Particolare

''Spero che lo Stato possa impedire la vendita del ritratto della mia antenata, donna Franca Florio. Impensabile proprio oggi che Palermo è stata nominata capitale della Cultura europea. Lo era già, intorno agli anni '20 con la mia famiglia. Quel ritratto potrebbe trasformarsi in un meraviglioso biglietto da visita per la nostra città''. E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Costanza Afan de Rivera Costaguti, nipote di donna Franca Florio, che lancia un appello affinchè il celebre dipinto di Giovanni Boldini possa rimanere a Palermo. Un appello lanciato a Comune e Regione, ma soprattutto al Ministero dei Beni culturali e al ministro Dario Franceschini. Il Ritratto di donna Franca Florio, adornata della lunghissima collana di perle che amava esibire, sarà messo all'asta, tra qualche giorno, a Roma presso la casa 'Bonino', nell'ambito della liquidazione degli Hotel di Amt Real Estate (Grand Hotel Villa Igiea, Grand Hotel et Des Palmes e Hotel Des Etrangers e Spa di Siracusa, San Domenico Palace Hotel di Taormina).

''Quello che è curioso - ha spiegato ancora la nipote di donna Franca Florio- è che tutti gli arredi messi in vendita non potranno lasciare gli hotel di appartenenza, mentre il ritratto di donna Franca Florio potrebbe essere battuto all'asta perchè giunse all'Hotel Igiea di Palermo solo in un secondo momento, dopo l'acquisto, da Sotheby's a New York, da parte della Società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone''. ''Il dipinto di Boldini parte da una base d'asta di un milione di euro. Potrebbe raggiungere i quattro, cinque milioni di euro - ha proseguito Costanza Afan de Rivera, figlia di Giulia Florio- Ma si tratta di un'opera senza prezzo, il suo valore è incalcolabile anche perchè si tratta di un bene vincolato dallo Stato italiano, come opera di interesse nazionale, che non può lasciare il nostro Paese''.

Il ritratto di donna Franca Florio, una delle donne più in vista della Belle époque, venne eseguito da Boldini su richiesta del marito della nobildonna palermitana, Vincenzo. Ma purtroppo il ritratto, causa modifiche, giunse in ritardo. La famiglia Florio era caduta in disgrazia e non potè più acquistarlo. Boldini lo vendette ai Rotschild che lo portarono in America, per metterlo all'asta molti anni dopo, da Sotheby's nel 2005. ''E' partita su internet, da parte di un gruppo di cittadini innamorati della nostra Palermo, una raccolta fondi per potere contribuire al 'riscatto' del ritratto di donna Franca Florio. Forse - ha proseguito la nobildonna siciliana- non riusciremo a raggiugere la cifra di un milione di euro, ma potremmo 'partecipare' con le istituzioni al sua acquisto. Donna Franca Florio non deve lasciare Palermo''. ''Mia nonna è scomparsa qualche mese prima della mia nascita - ha ricordato la nipote - ma mia madre mi parlava spesso di lei. Era una donna bellissima, colta, affascinante, molto elegante. Parlava quattro lingue e grazie ai Florio la città di Palermo era diventata una delle capitali d'Europa. Soggiornavano dai Florio, il kaiser tedesco, la regina d'Inghilterra, lo zar Nicola II con la consorte Alexandra che si innamorò dell'Arenella, tanto da farla ricostruire in Russia''.

Capitale del mondo, Palermo, 'politica' e culturale, ma soprattutto imprenditoriale con la famiglia Florio. Contribuirono alla costruzione del Teatro Massimo e inventarono le scatolette per conservare il tonno, fondarono una compagnia di navigazione e la famosa 'Targa Florio'. ''La mia famiglia ha sempre contribuito, orgogliosamente, al benessere della città di Palermo - ha ricordato ancora Costanza Afan de Rivera- sponsorizzando progetti e investendo i propri soldi. Erano imprenditori colti e soprattutto mecenati che amavano la propria terra''. ''Fu la prima in Sicilia a portare l'albero di Natale che durante le feste si riempiva di regali non solo per i propri figli, ma anche per i figli degli operai, di tutti coloro che lavoravano in casa Florio'', ricorda ancora la nipote a proposito di donna Franca Florio. Riguardo poi alle leggendarie perle immortalata da Boldini nel celebre dipinto che fa da sfondo alla mostra dedicata al grande pittore ferrarese che aprirà a Roma al Vittoriano il 4 marzo (si potrà visitare fino al 16 luglio), ha poi aggiunto: ''Mio nonna fu una donna fedelissima al marito e alla famiglia. Un pò meno mio nonno Vincenzo. Dopo le sue 'scappatelle' ritornava a casa con un dono - ha concluso - In particolare le perle indossate da mio nonna nel ritratto di Boldini non sono altro che una dichiarazione d'amore. Si tratta di 365 perle come i giorni dell'anno. Pezzo raro, andato perduto. Sembra diviso e poi venduto all'asta''.

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