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Libri: Jacoviello, Musica proibita? Ho scritto un'Opera da comodino

10 giugno 2018 | 18.34
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Libri: Jacoviello, Musica proibita? Ho scritto un'Opera da comodino

Una storia vera, ma trattata con le convenienze e le inconvenienze di un melodramma classico. Parte da qui la sfida di Marco Jacoviello, storico ed estetologo per realizzare Musica Proibita, un libro grimaldello per carpire il fascino del mondo musicale e la rivelazione dell'amore. ''Parlare di musica-spiega- è difficile, perchè la musica è sfuggente. Perchè un conto è la forma, e un conto è quel carico sentimentale, culturale e simbolico che si porta dietro, valore aggiunto non facile da tradurre in parole''.

Eppure la musica, sottolinea l'autore ''attraversa tutta l'esistenza della vita. Basti pensare alla ninna nanna dell'infanzia, alla canzone che si lega ad un amore, al canto funebre. Piccoli esempi, certo, ma che ben testimoniano come ognuno di noi viva l'esperienza del binomio musica-vita''. Ecco uno dei motivi che hanno portato Jacoviello a scrivere un libro di oltre 400 pagine e a presentarlo in giro per l'Italia, partendo dai teatri. Un testo che si può leggere come ''una meditazione sulla musica e sulla storia del 900 italiano''.

Si parte dall'incontro di un ragazzino di 12 anni con il mondo delle note nel periodo dell'Italia fascista, di una bellissima e misteriosa creatura, di Puccini, Mozart, Verdi. ''ogni scena -dice l'autore- si ispira al mondo dell'opera. Brani, romanze, arie, duetti''. Il personaggio principale, Bob ''insegue pensieri sulla vita e sulla musica. Al suo fianco questa creatura, Diana, gli farà scoprire in senso dell'esistenza. E se la musica attraversa tutta l'esistenza, in un romanzo tutto ciò deve essere incarnato da un personaggio che rappresenti la complicità, il mistero, la segretezza della musica. Ecco spiegato il ruolo di Diana, donna straordinaria, capace di ispirare il protagonista''.

E la scelta di girare per i teatri d'Italia a presentare il libro è nata perchè quello è il suo posto naturale. Si può arrivare a dire che è un'opera in miniatura. Invece di ascoltare un'opera la si legge. Ecco, direi un'opera da comodino, uno di quei libri che si leggono pensando alla musica e si ispirano alla musica perchè sono stati ispirati dalla musica''. Il 15 giugno il libro sarà presentato a Palazzo Pesce, a Bari. ''Perchè' è vero che ormai siamo nel digitale, ma il libro è e deve essere anche un oggetto fisico e presentarlo rafforza il legame che l'uomo ha con questo oggetto antico e per ora insostituibile''.

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