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Mostre: dal Centre Pompidou a Roma gli scatti di Michal Szlaga

01 giugno 2019 | 14.57
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Mostre: dal Centre Pompidou a Roma gli scatti di Michal Szlaga

Appartenenti alla collezione del Centre Pompidou di Parigi arrivano mercoledì prossimo alla Galleria Interzone di Roma le trentadue immagini scattate da Michal Szlaga. La mostra, dal titolo 'Cantiere navale – Documenti di perdita', è la prima personale in Italia del fotografo polacco, allestita fino al 28 giugno nell'ambito di Corso Polonia 2019, il festival della cultura polacca organizzato dall’Istituto Polacco a Roma che da oggi animerà la Capitale per oltre due settimane di eventi diffusi in diversi luoghi della città. Realizzata in collaborazione con l’Istituto Adam Mickiewicz, l'esposizione raccoglie le fotografie scattate da Szlaga tra il 2004 e il 2013 per documentare lo smantellamento degli storici Cantieri Navali di Danzica.

Dal 2000 i lavori di Szlaga ruotano intorno al tema del cantiere navale di Danzica, percepito come la culla, la prosperità e il declino del movimento Solidarność, nonché l’esempio della prospera industria navale dell’epoca i cui resti meritano oggi di essere immortalati e ricordati in fotografia. Il cantiere di Szlaga è un paesaggio architettonico post-industriale in continua evoluzione, pieno di persone e tracce di storia; paesaggio che l’artista documenta usando la fotografia e il video. Dopo il grande entusiasmo dei primi anni duemila, quando gli spazi del cantiere navale diventarono in parte luogo di produzione artistica che ospitava importanti istituzioni non profit - spesso creati dagli artisti stessi - Szlaga insieme ad alcuni amici si trasferì in uno degli edifici del cantiere, la Kolonia Artystow – La Colonia degli artisti.

Fin dal principio si investì con molta fiducia e volontà nell’idea di preservare e trasformare il cantiere e l’intera zona in un cuore storico, ma purtroppo solo dopo qualche anno un progetto industriale che includeva il piano di demolizione della maggior parte degli edifici del cantiere navale ha fatto sì che gli investitori decidessero di abbattere le costruzioni e anche la ben conservata Villa del Regista, costruita nel 1888, che ospitava la Kolonia Artystow.

Le fotografie raccolte in 'Cantiere navale' documentano una perdita dolorosa, e sono il tentativo di preservare l’immagine del cantiere navale costruito nel diciannovesimo secolo, un luogo che non rappresenta solo uno tra i lasciti industriali più impressionanti d'Europa ma anche la memoria collettiva di un importante sito industriale e creativo di Danzica. Il Cantiere, una volta enorme piazza di lavoro per oltre 15.000 lavoratori, vide nascere nel 1980 il sindacato Solidarność che avrebbe dato origine al movimento democratico in Polonia e contribuito alla caduta del blocco sovietico. Negli ultimi anni molti edifici storici del cantiere sono stati abbattuti e alcuni spazi sono stati convertiti in complessi residenziali costituiti da loft con vista sull'acqua.

Fa parte del progetto di Szlaga il libro 'Stocznia (Shipyard)', che raccoglie 272 fotografie, pubblicato nel 2013. L’uscita del libro provocò diverse polemiche e discussioni che alla fine portarono a salvare alcuni degli edifici storici del cantiere navale.

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