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Musei: Nizzo, 'bene rete etruschi, autonomia fondamentale per realizzarla'

24 giugno 2019 | 19.47
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Il museo di Villa Giulia
Il museo di Villa Giulia

"La rete dei musei etruschi attorno a Villa Giulia", così come prospettata dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, "focalizzata sul mondo etrusco e preromano, mi sembra un'ottima cosa. Soprattutto perché, tranne quello di Tarquinia, tutti gli altri musei del Lazio nascono dai depositi di Villa Giulia e la rete consentirebbe di riallestire le collezioni unificando, ad esempio, reperti provenienti dalla stessa tomba, e consentirebbe una migliore valorizzazione degli archivi storici e dei depositi, per metterli a disposizione degli studiosi e dei visitatori". Lo afferma Valentino Nizzo, direttore del Museo di Villa Giulia, raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos dopo l'incontro che ha avuto oggi con i vertici del Mibac e dai quali ha "ottenuto chiarimenti e rassicurazioni sul futuro del Museo".

Il Museo di Villa Giulia è tra i tre istituti, con il Parco dell'Appia Antica e la Galleria dell'Accademia di Firenze, che perderebbero l'autonomia gestionale, almeno sulla base della riforma del Mibac uscita il 19 giugno scorso da Consiglio dei Ministri ma ancora suscettibile di modifiche. Eppure, proprio grazie all'autonomia gestionale Villa Giulia ha potenziato le sue attività e, tra le ultime cose fatte, con il progetto 'La Macchina del Tempio' ha vinto il bando Lazio Innova. Nizzo si è dato molto da fare negli ultimi anni raccogliendo i consensi del pubblico, aumentato in maniera esponenziale grazie alle varie attività del Museo, tanto da mobilitare anche 18 associazioni che hanno firmato una richiesta a Bonisoli affinché non tolga l'autonomia al Museo. Inoltre nei giorni scorsi l'archeologo Mario Torelli, accademico dei Lincei e componente del comitato scientifico di Villa Giulia, in una lettera a Bonisoli ha definito "vilipendio alla Nazione" la soppressione dell'autonomia gestionale al Museo . Infine, c'è anche una petizione di Change.org per una raccolta di firme che ha superato in due giorni 1.200 adesioni con commenti lusinghieri.

"Queste manifestazioni di apprezzamento - dice Nizzo - mi hanno riempito d'orgoglio, perché significa che molte persone hanno avuto la percezione del cambiamento che c'è stato a Villa Giulia. Tutta una serie di iniziative che sono state possibili proprio grazie all'autonomia", osserva il direttore del Museo. Che ribadisce: "Io sono ben felice di collaborare con il Mibac, come mi è stato chiesto, per il progetto della rete dei musei etruschi, che oltretutto - sottolinea - potrebbe anche avere, per la prima volta in assoluto, una validità sovraregionale. Sono però convinto che l'autonomia gestionale sarebbe ancora più necessaria per portare avanti tutti i progetti di valorizzazione di collezioni, archivi e depositi. Oggi purtroppo - riflette Nizzo - gli etruschi non sono così familiari, per ragioni scolastiche, come lo erano 20 anni fa. Io penso invece che servirebbe reinnestare la consapevolezza culturale e storica degli etruschi, perché l'importanza del loro patrimonio immateriale - conclude il direttore di Villa Giulia - è enorme per il fascino che ha sempre esercitato sugli artisti, dal Rinascimento a oggi, e perfino sul mondo del design grazie all'estrema capacità di sintesi che questo popolo possedeva".

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