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Stoccolma

Nobel Letteratura a Olga Tokarczuk e Peter Handke

10 ottobre 2019 | 13.28
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La scrittrice polacca si aggiudica il riconoscimento per aver costruito i "propri romanzi con una tensione tra aspetti culturali opposti". Lo scrittore austriaco, voce isolata sull'ex Jugoslavia, premiato per il suo "lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana". Perché quest'anno ci sono due vincitori

(Foto Afp)
(Foto Afp)

E' andato alla scrittrice polacca Olga Tokarczuk il premio Nobel per la Letteratura del 2018. Mentre per il 2019 è stato premiato Peter Handke. Ad annunciarlo a Stoccolma l'Accademia di Svezia.

Perché quest'anno ci sono due vincitori

Tokarczuk, nata nel 1962, vince il riconoscimento per aver costruito i "propri romanzi con una tensione tra aspetti culturali opposti: natura vs cultura, ragione vs follia, uomini vs donne, etc", e per la sua "immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita", recitano le motivazioni del premio. Il Nobel è stato invece assegnato ad Handke "per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana", recitano le motivazioni. Per l'Accademia di Svezia lo scrittore austriaco, a oltre 50 anni dal debutto letterario e dopo "aver prodotto un gran numero di opere in diversi generi", si è affermato "come uno degli scrittori più influenti in Europa dopo la Seconda guerra mondiale".

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Olga Tokarczuk ha appreso la notizia della vittoria mentre guidava in Germania dove è in impegnata in un ciclo di conferenze. Peter Handke, invece, è stato raggiunto dalla notizia nella sua casa ed è rimasto "quasi senza parole" e "molto, molto toccato", afferma un membro dell'Accademia svedese, Anders Olsson, che dice di aver parlato al telefono con lui. Entrambi i vincitori sono attesi alla cerimonia di premiazione del 10 dicembre a Stoccolma.

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OLGA TOKARCZUK - Nata il 29 gennaio 1962 a Sulechów e ha studiato psicologia a Varsavia, è scrittrice e poetessa tra le più acclamate della Polonia e la sua opera è stata tradotta in trenta paesi. Il romanzo "I vagabondi" (Bompiani) le è valso il Man Booker International Prize 2018 ed è stato finalista al National Book Award. Attualmente è considerata l'autrice polacca più nota in patria (per tre anni consecutivi i suoi libri sono stati votati come i più amati dai lettori). Insignita di numerosi premi letterari, tra cui nel 2015 il riconoscimento letterario più prestigioso della Polonia, il Nike (e il Nike Readers' Prize). Con la casa editrice Nottetempo ha pubblicato "Guida il tuo carro sulle ossa dei morti" (2012) e "Nella quiete del tempo" (2013), che ha vinto uno dei più prestigiosi riconoscimenti polacchi, il Premio della Fondazione Koscielski. Altri premi ricevuti da Tokarczuk sono il Brueckepreis e il Premio letterario annuale del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale Polacco. Ha scritto otto romanzi e due raccolte di racconti. "L'anima smarrita" (Topipittori), il primo libro di Tokarczuk per adulti e bambini, illustrato da Joanna Concejo, nel 2018 ha ricevuto la Menzione Speciale al Bologna Ragazzi Award.

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PETER HANDKE - Considerato tra i più importanti autori contemporanei, è noto per vari e provocatori successi teatrali ("Insulti al pubblico", 1966; "Kaspar", 1968) e per alcuni romanzi ("Breve lettera del lungo addio", 1972; "Infelicità senza desideri", 1972; "La donna mancina", 1976), opere che hanno caratterizzato sia il clima fenomenologico del nouveau roman della neoavanguardia europea, sia quella sorta di minimalistica estenuazione psicologica tipica della crisi dello sperimentalismo di fine Novecento.
Peter Handke è nato a Griffen, in Carinzia, il 6 dicembre 1942 e attualmente vive a Chaville, nei pressi di Parigi. Fra le numerose opere tradotte in Italia, figurano "Infelicità senza desideri" (Garzanti, 1976), "Esseri irragionevoli in via d'estinzione" (Einaudi, 1976), "La donna mancina" (Garzanti, 1979), "L'ora del vero sentire" (Garzanti, 1980), "Lento ritorno a casa" (Garzanti, 1986), "Il cinese del dolore" (Garzanti, 1988), "Saggio sulla stanchezza" (Garzanti, 1991), "Saggio sul juke-box" (Garzanti, 1992), "Saggio sulla giornata riuscita" (Garzanti, 1993), "Canto alla durata" (Einaudi 1995, ultima edizione Collezione di poesia 2016), "Il mio anno nella baia di nessuno" (Garzanti, 1996), "Un viaggio d'inverno" (Einaudi, 1996), "Appendice estiva a un viaggio d'inverno" (Einaudi, 1997), "In una notte buia uscii dalla mia casa silenziosa" (Garzanti, 1998), "Lucia nel bosco con quelle cose lì" (Garzanti, 2001) e "Un disinvolto mondo di criminali" (Einaudi, 2002). Handke ha inoltre firmato la sceneggiatura di alcuni film con il regista Wim Wenders, tra cui spicca "Il cielo sopra Berlino" (1987). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 2009 è stato insignito del Premio Franz Kafka.

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