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Il caso

Fabio Volo su Amazon prima che in libreria: librai infuriati

19 ottobre 2019 | 13.24
LETTURA: 3 minuti

L'Associazione dei Librai italiani: "Fatto estremamente grave, nessuna equità nella distribuzione"

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

Fabio Volo ha annunciato venerdì in una storia di Instagram che il suo nuovo libro, la cui uscita nelle librerie è prevista per il 22 ottobre, è già disponibile su Amazon. E l'Associazione dei Librai italiani s'infuria.
Paolo Ambrosini, presidente dell'Ali, l'Associazione dei Librai italiani, dichiara infatti: "Si segnala che il 18 ottobre Fabio Volo ha pubblicato sul suo profilo Instagram una storia nella quale annuncia che il suo libro che sarà ufficialmente il libreria il 22 ottobre è già disponibile e consegnato da Amazon al cliente che l'ha ordinato. Il fatto è estremamente grave e certifica quanto da tempo noi librai di Ali Confcommercio denunciamo, ovvero che il sistema distributivo del libro in Italia non garantisce per assenza di regole un'equa parità distributiva e di condizioni di mercato".

"E' del tutto evidente - sottolinea Ambrosini - che Amazon ha consegnato il libro perché a sua volta l'ha già ricevuto dall'editore Mondadori, mentre alle librerie verrà consegnato nella giornata del 22. E' un episodio che certifica quindi, ove ve ne fosse ancora la necessità, che il mondo editoriale ha scelto da tempo di dare più spazio, servizi e attenzione commerciale ad Amazon mentre ignora le richieste dei librai italiani con ciò dimostrando scarsa attenzione e considerazione verso quel segmento distributivo che ne ha consentito sin qui la crescita e lo sviluppo ma che è anche presidio promozionale per il libro e la lettura nel nostro paese".

"Auspichiamo - aggiunge il presidente di Ali - che vi sia un pronto e fermo intervento della casa editrice Mondadori per ristabilire l'equità distributiva, risarcire i librai italiani per il danno economico e d'immagine subito, e che l'autore Fabio Volo riconosca il ruolo delle librerie e dei librai italiani nel successo dei suoi libri. Noi per parte nostra invieremo segnalazione alle autorità di controllo e di garanzia del mercato, e alle istituzioni, auspicando che vi sia finalmente un intervento risolutivo per evitare che si perpetuino comportamenti commerciali e distributivi lesivi della concorrenza, motivo principale nel tempo della chiusura di 2038 tra librerie e cartolibrerie dal 2012 al 2016 ultimi dati istat disponibili, con la perdita di più di 4000 posti di lavoro"

"Ali Confommercio ritiene inaccettabile per l'Italia che al 2016 siano ben 13 milioni gli italiani senza una libreria sotto casa e si attende per questo che gli editori, in primis la Mondadori e i suoi autori, vogliano con noi impegnarsi per far sì che i libri e le loro storie continuino ad essere al centro dell'offerta delle librerie italiane aderendo e sostenendo la nostra prossima campagna #iocomproinlibreria", conclude Ambrosini.

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