cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 03:22
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Libri, 'La scoperta di Cosa Nostra' di Gabriele Santoro

06 aprile 2020 | 14.35
LETTURA: 4 minuti

Libri, 'La scoperta di Cosa Nostra' di Gabriele Santoro

Mai sottovalutare le minacce, anche quando sembrano lontane, e soprattutto imparare dal modo in cui le affrontano gli altri. Quella che sembra una lezione di strettissima attualità è invece già storia, anche se il capitolo della lotta alla mafia rimane sempre aperto. ‘La scoperta di Cosa Nostra. La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia’ di Gabriele Santoro, edito da Chiarelettere (272 pagine prezzo di copertina 18 €) con la prefazione di Nicola Gratteri procuratore capo di Catanzaro e saggista e Antonio Nicaso, autore di bestseller internazionali sulla criminalità organizzata, racconta come e dove è iniziata la vera lotta alla mafia.

La prima opera di Santoro è un saggio costruito con la ricerca di una ricca documentazione storico-giornalistica, ambientata tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 negli USA, che illustra la svolta americana nella lotta alla mafia, grazie alla determinazione e alla lungimiranza di Robert Francis Kennedy, ministro della Giustizia dal 1961 al 1964, e all’istituzione dell’Organized Crime and Racketeering Section, all’interno del dipartimento di Giustizia. L’innovativo metodo di contrasto alla criminalità organizzata voluto da Bob Kennedy, l’intuizione che portò alla definizione dell'associazione mafiosa tra le fattispecie di reato, il coordinamento delle attività di investigazione e l’incremento di forze FBI, troveranno il loro ariete in Joe Valachi, il primo collaboratore di giustizia a fare nel 1963 il nome di Cosa Nostra.

Si entra così nella cronaca, raccontata con uno stile narrativo ricco di continui viaggi da una parte all’altra dell’Atlantico: è il 6 agosto del 1963, quando i corrispondenti da New York del Corriere della sera e La Stampa iniziano a informare gli italiani dell’esistenza di Cosa Nostra che sulle colonne del quotidiano di Torino appare inizialmente per un refuso come “Casa Nostra”. Fino ad allora, quest’espressione era circolata soltanto fra gli investigatori americani. Nessuno aveva idea di cosa fosse veramente la mafia, i suoi rituali, la struttura, l’organigramma e il vertice di comando della Commissione. Sentitosi tradito dalla propria organizzazione, Valachi inizia a collaborare e le sue rivelazioni diventano anche fenomeno mediatico: su iniziativa di Bob Kennedy l’audizione in Senato viene trasmessa in diretta televisiva e radiofonica negli USA.

Il passo di Valachi apre una breccia nell’omertà e nell’aura di invincibilità della mafia, permettendo di colpire molte figure criminali di spicco. Dalle 14 condanne del 1960 per reati connessi al crimine organizzato, negli Stati Uniti, si passa alle 325 del 1963.

In Italia c’è voluto del tempo prima di adottare il modello americano: la collaborazione di Valachi ricorda al lettore quella di Tommaso Buscetta e la fattispecie di reato “associazione mafiosa” è stata introdotto soltanto nel 1982. Già all’indomani delle rivelazioni di Valachi e del successo dell’investigazione americana, Gabriele Santoro - giornalista con esperienze in Adnkronos, Rainews24, Tv2000 e Venerdì di Repubblica e che collabora attualmente con le pagine culturali de Il Messaggero e scrive per le riviste online Minima&moralia e Il Tascabile – Treccani – racconta dei notevoli sforzi, anche politici, da parte dei magistrati Aldo Vigneri e Cesare Terranova di percorrere la strada già tracciata oltreoceano, per disegnare la struttura dell’organizzazione mafiosa in Italia. Ma si dovrà aspettare l’arrivo di Rocco Chinnici e quindi del pool di Caponnetto con Falcone e Borsellino per capire quanto l’esperienza dell’amministrazione Kennedy sia stata fondamentale anche in Italia per l’avvio di una nuova stagione della lotta alla criminalità organizzata.

Il caso Valachi, aprirà un vasto filone letterario e cinematografico. Dino De Laurentis produce un film a lui dedicato: The Valachi Papers (1972), tre mesi dopo il film cult “Il padrino” di Francis Ford Coppola.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza