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Zafón e la sua gotica Barcellona

19 giugno 2020 | 13.25
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Lo scrittore è stato protagonista di uno straordinario successo iniziato nel 2001 con 'L'ombra del vento'

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

di Paolo Martini
Addio a Carlos Ruiz Zafón, protagonista di uno straordinario successo iniziato nel 2001 con "L'ombra del vento", un giallo dai risvolti occulti che si dipana in una fosca Barcellona: un vero e proprio fenomeno letterario mondiale, un best seller che ha portato lo scrittore catalano alla ribalta, vendendo oltre 8 milioni di copie (di cui un milione e mezzo solo in Italia). Da allora le sue opere sono tradotte in più di 40 lingue. Dal romanzo è nata una quadrilogia, intitolata "Il Cimitero dei libri dimenticati", proseguita con "Il gioco dell'Angelo" (2008), "Il prigioniero del cielo" (2012) e "Il labirinto degli spiriti" (2016), tutti editi da Mondadori e tradotti da Bruno Arpaia.

Carlos Ruiz Zafon è morto la scorsa notte all'età di 55 anni nella sua casa di Malibù, nella contea di Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. Viveva in California da 26 anni, dove si era trasferito per lavorare come sceneggiatore cinematografico di Hollywood.

L'annuncio è stato dato dal suo editore spagnolo, Planeta, che lo lanciò proprio nel 2001 pubblicando "L'ombra del vento": "Oggi è scomparso Carlos Ruiz Zafon, uno dei migliori romanzieri contemporanei. Ti ricorderemo per sempre", si legge sul profilo twitter della casa editrice.

Nato a Barcellona il 25 settembre 1964, completati gli studi presso un collegio di gesuiti della sua città, la carriera di Zafón inizia in ambito pubblicitario, divenendo direttore creativo di un'importante agenzia. Intanto scrive un romanzo per ragazzi dal titolo "Il Principe della Nebbia", che viene pubblicato nel 1993 (in italiano è apparso da Sei nel 2006 e poi ripubblicato nel 2011 da Mondadori nella nuova traduzione di Bruno Arpaia). Il romanzo gli vale subito il Premio Edebé (letteratura per ragazzi), fatto che spinge Zafón a continuare sulla strada della letteratura.

Separatosi dalla moglie, lascia il lavoro di editore per trasferirsi negli Usa, a Los Angeles, in California, città dove risiede dal 1994. Qui inizia a lavorare per Hollywood scrivendo sceneggiature per il cinema. I suoi libri successivi si intitolano "Il Palazzo della Mezzanotte", "Le Luci di settembre" e "Marina"; i primi due costituiscono, insieme alla sua opera di esordio, "La Trilogia della Nebbia" (sempre pubblicata da Mondadori con la traduzione di Arpaia).

Nel 2001 viene pubblicato il suo primo romanzo destinato a un pubblico adulto: il titolo è "L'Ombra del Vento". Il libro esce in sordina in Spagna da Planeta, poi grazie al passaparola degli entusiasti lettori, l'opera raggiunge il vertice delle classifiche letterarie spagnole ed europee, divenendo di fatto un vero e proprio fenomeno letterario. Oltre otto milioni sono le copie vendute nel mondo: acclamato come una delle grandi rivelazioni letterarie degli ultimi anni, il libro viene tradotto in oltre 40 lingue, ottenendo numerosi premi a livello internazionale. Alla fine del 2003, arriva alla sua 29ma edizione. In Italia viene pubblicato nel 2004 da Mondadori, che arriverà alla ristampa numero 38 per il 2011.

Nel 2008 è uscito per l'editore spagnolo Planeta il suo secondo romanzo "Il gioco dell'Angelo": la tiratura iniziale di questa opera è stata la più alta di sempre per una prima edizione spagnola. Pochi mesi dopo, il 25 ottobre 2008, è uscita per Mondadori la versione tradotta in italiano, che in breve scala le classifiche di vendita. Alla fine del mese di febbraio 2012 esce "Il prigioniero del cielo", terzo romanzo della saga gotica di Barcellona. Nel novembre 2016 Zafon ha dato alle stampe l'ultimo suo romanzo, sempre della serie "Il Cimitero dei libri dimenticati", dal titolo "Il labirinto degli spiriti", ultimo atto della serie, il compimento del suo capolavoro che sembra portare il protagonista Daniel Sempere a comprendere il mistero che avvolge la storia della sua famiglia.

Carlos Ruiz Zafón collaborava regolarmente con le pagine culturali dei quotidiani spagnoli "El País" e "La Vanguardia".

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