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Sicilia: 'cura dimagrante' per riserve naturali, in manovra ter taglio fondi del 28%

05 agosto 2014 | 15.52
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Il capitolo di spesa è stato ridotto a complessivi 2 milioni e 822mila euro a fronte di una necessità di 3 milioni 932mila euro

Sicilia: 'cura dimagrante' per riserve naturali, in manovra ter taglio fondi del 28%

Cura dimagrante nella manovra ter per le riserve naturali affidate in gestione all'Università ed alle Associazioni ambientaliste. Il capitolo di spesa, infatti, è stato ridotto a complessivi 2 milioni e 822mila euro a fronte di una necessità di 3 milioni 932mila euro con un taglio del 28%. Una riduzione che, secondo Legambiente, "destina alla precarietà aree importantissime come le Saline di Trapani, l'Isola di Lampedusa, Torre Salsa, Monte Conca''.

La manovra esitata dall'Assemblea regionale siciliana lo scorso 1 agosto dopo un iter tortuoso e travagliato è adesso al vaglio del Commissario dello Stato. ''La cosa più grave ed inaccettabile è che invece è stato garantito lo stipendificio di enti parco e riserve affidate alle soppresse province regionali, come dimostra il consistente aumento del capitolo 443305 - dichiara Angelo Dimarca, responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. In Italia i parchi nazionali hanno piante organiche con poche decine di unità e solo qualche dirigente, mentre in Sicilia ci sono centinaia di persone per ente parco e decine di dirigenti equiparati a quelli regionali".

Inoltre, le ex province regionali gestiscono in Sicilia solo 14 riserve (a fronte delle 27 affidate a Università ed Associazioni), ma, spiega Legambiente, i fondi assegnati dalla finanziaria ter per il solo personale delle ex province ammontano a 2 milioni 883mila euro, a fronte dei 2milioni 822mila euro assegnati all'università ed alle associazioni non solo per il personale, ma anche per i costi di gestione e funzionamento di un numero doppio di aree naturali protette.

Secondo Legambiente la Regione tra manovra finanziaria e patto di stabilità "sta affossando importanti riserve naturali che negli anni hanno conseguito risultati nella conservazione della natura e nella promozione dei territori: le riserve naturali affidate alle Associazioni non percepiscono i trasferimenti dovuti dal mese di febbraio e nonostante la precedente finanziaria bis abbia destinato delle specifiche risorse, l'assessorato regionale Territorio e Ambiente ha comunicato che erogherà nei prossimi giorni solo i fondi relativi al mese di marzo a causa dei limiti posti dal patto di stabilità" conclude Legambiente.

L'associazione ambientalista chiede al commissario dello Stato di passare al vaglio la finanziaria ter anche con riguardo ad "elementari principi di uguaglianza e parità di trattamento, oltre che di reale copertura di spese già quantificate".

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