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Moda: Curiel porta la sua couture alla corte di Enrico VIII

10 luglio 2015 | 16.58
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La sposa elisabettiana di  Curiel Couture
La sposa elisabettiana di Curiel Couture

Raffaella Curiel inaugura Altaroma portando la sua couture alla corte di Enrico VIII, e lo fa mandando in passerella un tripudio di lana, pelle, velluto, seta e pelliccia, un arcobaleno di tessuti sapientemente abbinati tra loro, che sembrano quasi dialogare con gli sfarzosi abiti dei monarca inglesi del sedicesimo secolo ritratti da Hans Holbein (Fotogallery).

Nel suo défilé di alta moda per l'autunno-inverno 2015-2016, presentato oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la couturière meneghina ha voluto rendere omaggio ai Tudors e alla regina Elisabetta II, in occasione del suo 90esimo compleanno, con una collezione satura di ornamenti e accessori, ricami, pizzi, broderie e pietre preziose.

Curiel sembra celebrare così gli sfarzi e le ricchezze dei tempi di Shakespeare, mandando in passerella delle vere 'French Dolls', le bambole che gli ambasciatori portavano in dono a Elisabetta I, e i cui abiti erano copiati dai sarti del tempo. Dai tagli e dalle linee delle giacche avvitate, che sottolineano il punto vita allungandolo, all'immancabile tailleur curiellino, declinato nella palette del rosso, dall'opulente pompeiano al cremisi.

Chiude la sfilata la sposa, una 'regina' rococò

Le lunghezze sono al ginocchio per gli abiti da giorno, dai copricapi, ai tailleur grigi, fino alle giacche in pelliccia, mentre diventano scenografici quelli per la sera, impreziositi da ricami, perle e pizzo, tessuti broccati, taffetà e velluto nero e cremisi. Voluminose le spalle e i fianchi, che danno equilibrio e femminilità alla silhouette.

A dominare la collezione sono i piccoli dettagli delle mise, dai polsi in pizzo e pelliccia, alle cinture, fino agli importanti bijoux che ornano collo e polsi, fondendo il neo-classico con il barocco, fino alle opulenze rinascimentali. Sfilano così intere parure di ori, cammei, perle, rubini, radici di smeraldo, topazi citrini e giade, dai collier con la rosa e la corona simbolo della dinastia, fino ai medaglioni, orecchini, filigrane e objet trouvé.

Per le calzature, Curiel pensa a delle pantoufles rivisitate e ricamate, con un accenno di tacco, grandi frange per il giorno, e differenti sete per la sera. Chiude la sfilata la sposa, una 'regina' rococò avvolta in un abito in seta dalla scollatura quadrata e spalle pronunciate, una rivisitazione della tradizionale robe à l'anglaise arricchita da disegni che richiamano flora e fauna, e che sembrano strizzare l'occhio al velo da sposa indossato da Angelina Jolie, che era stato decorato da dozzine di disegni dei suoi sei figli.

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