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Cybersecurity, Profeta (Leonardo): "E' un crimine pervasivo, serve una partnership pubblico-privata"

11 maggio 2022 | 13.37
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Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo (Foto Leonardo)
Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo (Foto Leonardo)

La pervasività del crimine informatico "rende la collaborazione decisiva per vincere la minaccia cyber alla pubblica sicurezza. Dovremmo collaborare". Ne è convinto Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber & Security Solutions di Leonard o, che intervendo alla seconda giornata del Cybertech Europe, organizzato a La Nuvola a Rom a da Leonardo, ha rilevato che "occorre una forte partnership pubblico-privata in cui ognuno faccia la sua parte". "Le istituzioni -ha osservato il responsabile della divisione cybersecurity di Leonardo- forniscano un contesto normativo per la condivisione delle informazioni a livello nazionale e sovranazionale e l’industria, insieme ad accademia e centri di ricerca, sviluppi tecnologie innovative per supportare le forze dell’ordine nelle attività investigative".

Profeta ha sottolineato che la collaborazione fra il pubblico ed il privato nella lotta alla cyber criminalità però "non può prescindere dalla velocità di condivisione di dati e informazioni, perché il tempo è un fattore critico di successo". E in questo contesto il manager di Leonardo ha chiarito che è "fondamentale esplorare le potenzialità delle tecnologie emergenti come cloud sicuro, infrastrutture 5g, supercalcolo e tecnologie quantistiche che assicurano dal campo informazioni veloci, sicure e tempestive". Cruciale, ha osservato ancora, "è l’innovazione continua" e Leonardo "nel 2021 ha investito 1.8 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo".

"Occorrono tecnologie nazionali per proteggere i dati critici come quelli gestiti dalle forze dell’ordine" e allo stesso tempo, ha chiarito Profeta, "è necessario che queste tecnologie siano interoperabili nell’ottica di un meccanismo virtuoso di condivisione dei dati, anche a livello europeo". "Il fattore umano resta decisivo" ha quindi scandito il manager che ha ricordato che "Leonardo contribuisce allo sviluppo della cultura della sicurezza, sia supportando le forze dell’ordine nelle loro campagne di promozione della consapevolezza del rischio, sia fornendo piattaforme tecnologiche per l’addestramento avanzato degli operatori". "In Leonardo crediamo fortemente nella autonomia digitale e nella interoperabilità" ha osservato inoltre Profeta in un altro passaggio del suo intervento. (di Andreana d'Aquino)

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