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Da Cdm ok a decreto cybersecurity, c’è anche golden power su Borsa

19 settembre 2019 | 20.55
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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C'è anche una misura a tutela del mercato azionario, una norma sulla golden power per la Borsa italiana, nel decreto legge varato oggi dal Consiglio dei ministri recante 'disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica'. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Alzare un 'muro' normativo che metta al riparo le istituzioni statali sotto il profilo della sicurezza cibernetica, delineare un quadro di parametri certi da rispettare per tutte le imprese coinvolte, assicurare una cornice di sicurezza adeguata ai tempi e anche ai rischi, anche in previsione della diffusione delle reti di ultima generazione come il 5G: questo l'obiettivo del provvedimento adottato dal governo.

Il decreto, sottolinea la nota della presidenza del Consiglio diffusa al termine della riunione dell'esecutivo, "mira ad assicurare un livello elevato di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, nonché degli enti e degli operatori nazionali, pubblici e privati, attraverso l’istituzione di un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e la previsione di misure idonee a garantire i necessari standard di sicurezza rivolti a minimizzare i rischi consentendo, al contempo, la più estesa fruizione dei più avanzati strumenti offerti dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione".

Il testo integra e adegua "il quadro normativo in materia di esercizio dei poteri speciali da parte del Governo, con particolare riferimento a quanto previsto dal decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, in modo da coordinare l’attuazione del Regolamento (UE) 2019/452, sul controllo degli investimenti esteri, e apprestare idonee misure di tutela di infrastrutture o tecnologie critiche ad oggi non ricadenti nel campo di applicazione del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21".

Le nuove norme, tra l’altro: definiscono le finalità del perimetro e le modalità di individuazione dei soggetti pubblici e privati che ne fanno parte, nonché delle rispettive reti, sistemi informativi e servizi informatici rilevanti per le finalità di sicurezza nazionale cibernetica; prevedono il coinvolgimento del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) nella fase attuativa; istituiscono un meccanismo teso ad assicurare un procurement più sicuro per i soggetti inclusi nel perimetro che intendano procedere all’affidamento di forniture di beni e servizi di information and communication technology (ICT) destinati a essere impiegati sulle reti, sui sistemi e per i servizi rilevanti.

Il decreto prevede poi che l’esercizio dei poteri speciali in relazione alle reti, ai sistemi informativi e ai servizi strategici di comunicazione a banda larga basati sulla tecnologia 5G sia effettuato previa valutazione degli elementi indicanti la presenza di fattori di vulnerabilità da parte dei centri di valutazione individuati dalla nuova normativa e, con riferimento alle autorizzazioni già rilasciate ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, la possibilità di integrare o modificare le misure prescrittive già previste alla luce dei nuovi standard.

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