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Da delicate spirali a figure tratteggiate, il tatuaggio si fa con le cicatrici

21 febbraio 2014 | 14.43
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Da delicate spirali a figure tratteggiate, il tatuaggio si fa con le cicatrici

Roma, 21 feb. (Ign) - Da delicate spirali a complicate figure tratteggiate. Sono le cicatrici-tatuaggi che decorano i corpi delle tribù etiopi Bodi, Mursi e Surma che praticano la scarificazione del corpo, ovvero disegni effettuati con tagli di lametta sottopelle e una successiva incisione con un rametto spinoso. Le cicatrici che si formano una volta che il taglio si sarà rimarginato, danno vita a un tatuaggio a rilievo d’effetto. Le scarificazioni sono ancora oggi legate a riti di passaggio in classi di età differenti - una sorta di iniziazione - e allo stesso tempo rispondono a canoni estetici precisi.

Il fotografo Eric Lafforgue , che ha viaggiato attraverso il Paese, ha potuto osservare questo rito durante le cerimonie e incontrare la gente del posto . Durante una visita alla tribù Surma , che vivono nella remota Valle dell'Omo, è stato testimone di una cerimonia di scarificazione, per la quale sono stati utilizzati spine e un rasoio . “La 12enne non ha detto una parola durante la cerimonia di 10 minuti e non ha mostrato alcun dolore”, ha raccontato Lafforgue aggiungendo che “le cicatrici sono un segno di bellezza all'interno della tribù”. “Altre tribù che vivono nella Valle dell'Omo , tra i quali i Bodi , spesso usano linfa o cenere per rendere le ferite più evidenti una volta guarite”, ha continuato il fotografo.

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