cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 17:32
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Usa: da Ferguson a Baltimora, l'incubo delle rivolte razziali/Scheda

28 aprile 2015 | 13.57
LETTURA: 3 minuti

Freddie Gray, il giovane 25enne afroamericano rimasto ucciso durante l'arresto la scorsa settimana, è solo l'ultimo nome di una lunga lista di neri morti in incidenti con la polizia. A scatenare violente proteste l'anno scorso fu il caso di Michael Brown

Una delle proteste dell'anno scorso a Ferguson dopo la morte di Michael Brown (Foto Infophoto)
Una delle proteste dell'anno scorso a Ferguson dopo la morte di Michael Brown (Foto Infophoto)

Freddie Gray, il giovane 25enne afroamericano rimasto ucciso durante l'arresto la scorsa settimana, è solo l'ultimo nome di una lunga lista di neri morti in incidenti con la polizia. A scatenare violente proteste, durate diverse settimane, l'anno scorso fu il caso di Michael Brown. Il 9 agosto il 18enne afroamericano disarmato venne ucciso da un poliziotto bianco in un sobborgo di St.Louis. La sua vicenda aprì un dibattito in tutto il Paese sul comportamento delle forze dell'ordine nei confronti delle minoranze.

Appena dieci giorni dopo i tragici fatti un altro ragazzo nero è stato ucciso dalla polizia in Missouri. Un 23enne armato di coltello è stato freddato a pochi chilometri da Ferguson, dove si tenevano le manifestazioni per l'uccisione di Brown. L'uomo si sarebbe rifiutato di gettare l'arma dopo avere tentato di rapinare un negozio.

Casi simili sono avvenuti anche a New York e Cleveland. Il 20 novembre un agente di polizia di New York apre il fuoco e uccide un ragazzo nero di 28 anni disarmato in una scala in un edificio a Brooklyn. Due giorni dopo, il 22 novembre, a Cleveland, in Ohio, un afroamericano di 12 anni viene colpito a morte dalla polizia mentre tiene in mano un'arma giocattolo.

Alcuni mesi dopo, il 7 marzo, Tony Robinson, 19enne afroamericano, muore in ospedale dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, sparati da un agente di polizia a Madison, nel Wisconsin. L'uccisione avviene a poche ore dalla marcia a Selma per ricordare quella del 7 marzo 1965, passata alla storia come la "Bloody Sunday" americana dopo che 600 attivisti furono attaccati dalla polizia con manganelli e lacrimogeni mentre attraversavano l'Edmund Pettus Bridge.

Risale invece al 4 aprile il caso del 50enne Walter Scott, ucciso a North Charleston, in South Carolina, dal poliziotto 33enne Michael Slager, che ha detto di avere aperto il fuoco contro la vittima perché temeva per la sua vita dopo che l'uomo gli aveva sottratto la pistola Taser durante un controllo stradale.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza