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Scuola: da 'La coscienza di Svevo' a 'La critica della ragion sadica', il bestiario dei prof

09 luglio 2015 | 16.10
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Anche i prof fanno le loro figuracce, parola di studenti. I maturandi si sono vendicati dello sberleffo subito in questi giorni su molti quotidiani che raccontavano i loro strafalcioni in sede d’esame. Strafalcioni che andavano da definizioni del Vaticano come noto vulcano italiano a celebrazioni di Kant come filosofo dell’aperitivo categorico. Peccato che i ragazzi non siano stati gli unici a dire delle sciocchezze memorabili durante la maturità. E se loro possono utilizzare la scusa dell’ansia e dell’emozione, non possono fare altrettanto tutti quegli insegnanti che durante gli esami ne hanno dette delle belle parlando, per esempio, della famosa Seconda Guerra Mondiale scoppiata nel 1958 o di come Montale abbia scritto “Mi illumino d’immenso” . E i ragazzi hanno raccontato tutto a Skuola.net che, raccogliendo gli strafalcioni più divertenti, ha costruito un vero e proprio “bestiario dei prof”.

Un nuovo alfabeto matematico – Pensavate che la x, la y e la z fossero le uniche lettere usate per parlare di equazioni e simili? Ebbene vi sbagliavate. “Leggete bene, vedete la lettera iupsilon?” è la frase pronunciata da una prof di matematica per presentare, evidentemente, la nuova sorella della x e della y.

Il grillo parlante di Svevo – “Parlami de La coscienza di Svevo” è stata la richiesta strana di una professoressa di italiano. Magari Italo Svevo poteva avere una coscienza un po’ tormentata, è vero, ma forse sarebbe stato più opportuno parlare di quella di Zeno.

L’esteta dimezzato – No, non è un’opera inedita di Italo Calvino, ma il pensiero di un’altra insegnante di italiano che ha spiegato a un povero maturando come “Nel Decadentismo l’esteta si divide in due”.

Una guerra nel boom economico – “La Seconda Guerra Mondiale scoppia nel 1958”. Così un prof di storia ha introdotto la sua domanda a una maturanda. Che sciocchi, e noi che pensavamo che la Seconda Guerra Mondiale fosse iniziata nel 1939.

Il nuovo fondatore di Facebook – Ormai i social sono ovunque, anche alla maturità. Peccato non poter dire lo stesso dei loro fondatori. Grande assente in una classe è stato per esempio il povero Mark Zuckerberg, visto che il prof di informatica ha chiesto a uno studente di parlargli di “Mark Zickerbrown”.

50 sfumature di Kant – “Parlami de La critica della ragion sadica” è invece la richiesta che si è sentito fare in sede di colloquio orale un maturando. Non vogliamo nemmeno immaginare la risposta.

La Merkel non esiste – Pensate sia un’affermazione falsa e folle? È solo la tragica conseguenza del fatto che “Hitler ha sterminato tutti i tedeschi”, come affermato da un prof di storia.

Nietzsche Vs Schopenhauer  – Sappiamo tutti quanto i due filosofi non siano mai andati d’accordo. Pensate come può essersi rivoltato nella tomba il povero Nietzsche quando una prof di filosofia ha chiesto a una studentessa di parlargli della sua “Opera più famosa, Il mondo come volontà e rappresentazione”. Opera che in realtà è del caro Arthur Schopenhauer.

Se la mente è in vacanza… - Magari in Grecia, la prof è a rischio strafalcione. Ed ecco che chiede a un povero maturando classico di parlare di “Apollone di Rodi”, anziché di Apollonio Rodio, celebre poeta greco.

Ungaretti o Montale? – Sicuramente Montale. In questo modo deve essersi risposto un prof a un piccolo dubbio sull’attribuzione di una poesia. Peccato che la risposta che si è dato fosse quella sbagliata e che gli ha fatto pronunciare la richiesta “Parlami di Mi illumino d’immenso di Montale” a uno studente in preda al panico a causa del suo colloquio orale. Che fra l’altro si intitola “Mattina”.

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