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Cinema: Maccanico, da 'Monolith' a 'Sconnessi', le tante novità di Vision

11 agosto 2017 | 16.55
LETTURA: 6 minuti

L'immagine della locandina di 'Monolith'
L'immagine della locandina di 'Monolith'

Un cantiere in piena fermento che sta già mettendo a segno numerosi colpi nel solco della valorizzazione del cinema italiano: Vision Distribution, la casa di produzione nata a fine 2016, è al lavoro su vari fronti e dopo 'Monolith', che uscirà domani in sala, e la distribuzione in Italia grazie all'accordo con Good Films di 'Mektoub, my love: canto uno', il nuovo film di Abdellatif Kechiche in concorso alla Mostra di Venezia, ha in serbo ulteriori novità. Parola dell'amministratore delegato Nicola Maccanico che, conversando con l'AdnKronos, fa il punto della situazione tracciando le prospettive future e le strategie di fondo sulle quali si muoverà la casa di produzione. "Dopo 'Monolith', che uscirà domani - spiega - partiremo con tre opere prime perché crediamo che uno dei modi con cui possiamo far crescere il comparto cinematografico italiano sia quello di scoprire nuovi talenti. Porteremo in sala il 12 ottobre, 'Nove lune e mezza', opera prima di Michela Andreozzi. Insieme a lei ci saranno Claudia Gerini, Lillo e Giorgio Pasotti". Si tratta, aggiunge Maccanico, "di un film molto interessante che parla di un rapporto unico tra due sorelle. Un rapporto collegato con la maternità. E' un film per le donne che coniuga l'enorme divertimento a un po' di emozione".

"Dopo avremo 'Cose che succedono' di Augusto Fornari che uscirà il 9 novembre. E' la storia di quattro fratelli particolari interpretati da Stefano Fresi, Lino Guanciale, Matilde Gioli e Libero De Rienzo, che si trovano a gestire con difficoltà la casa di famiglia". Il 30 novembre sarà la volta di 'Sconnessi' di Christian Marazziti. "Un gruppo di persone - racconta Maccanico - si trova in uno chalet di montagna nel quale non funzionano più i telefoni. Come si vive oggi nel momento in cui non possiamo più essere in rete, non possiamo più andare sui social network, non possiamo più essere interconnessi? Il film tratta questa materia forte e contemporanea in modo esilarante". Dopo queste tre opere, afferma Maccanico, "offriremo al pubblico tre film molto importanti sia per la loro dimensione, sia per la loro aspirazione commerciale: il primo è 'Il premio' di Alessandro Gassmann, arrivato alla sua seconda opera come regista". Nel cast del film, che arriverà in sala il 6 dicembre, "ci saranno Gigi Proietti, Anna Foglietta e Rocco Papaleo". Si parlerà di una famiglia ma, precisa Maccanico, "principalmente di un rapporto padre-figlio". Un legame che, per Gassmann, "ha qualcosa di autobiografico. Si ride e si riconoscono le opportunità e le difficoltà insite in una famiglia".

Il primo gennaio del 2018, aggiunge, "porteremo in sala il prossimo film di Riccardo Milani con Antonio Albanese e la Cortellesi per il quale non c'è ancora un titolo definitivo. Il film mette insieme realtà sociali e mondi diversi e racconta come dalla diversità non possa nascere esclusivamente un problema ma una risata. Il primo febbraio sarà la volta del nuovo film di Luca Miniero, 'Sono tornato', con Massimo Popolizio e Frank Matano. E' il remake di un film tedesco campione d'incassi e narra la storia, di fantasia ma trattata con profondo spirito realistico, di cosa accadrebbe se Mussolini si risvegliasse nell'Italia di oggi. Credo che sarà uno dei film più importanti della prossima stagione". A interpretare Mussolini è Popolizio. Un'offerta, dunque, centrata molto sul cinema italiano e sulle sue nuove leve. "In termini generali di strategia- sottolinea Maccanico - Vision Distribution nasce per costruire una cinematografia italiana più forte per portare sul mercato dei prodotti italiani. Siamo convinti che abbiano una grande potenzialità anche in sala".

La casa di produzione intende realizzare questo progetto con "una formula nuova ed originale. Vision è un operatore che appartiene al 60% a Sky Italia e per il restante 40% da cinque produttori indipendenti italiani, cinque produttori che hanno l'8% ciascuno: Wildside, Cattleya, Italian International Lucisano Group, Indiana e Palomar". "Credo - sostiene Maccanico - che questa contaminazione sia la grande chance di cui dispone Vision: mettere insieme mondi diversi, farli collaborare in maniera più stretta fin dall'ideazione dei progetti per cercare di creare film italiani più forti. Cercheremo anche di lavorare sul fronte internazionale, ovviamente, ma la spina dorsale di Vision resterà il cinema italiano". "Siamo molto convinti - conclude Maccanico - che per assolvere il nostro compito, e quindi far crescere Vision attraverso il cinema italiano, dobbiamo esplorare generi e film diversi. E dobbiamo trovare il coraggio di portare in sala storie originali perché il cinema funziona quando propone qualcosa di nuovo. Quando invece ripercorre luoghi troppo conosciuti piano piano si indebolisce. Temo che, negli ultimi anni, la nostra cinematografia abbia sviluppato un grado di innovazione non in linea con quello che serve per mantenere il cinema al centro dell'attenzione del pubblico".

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