Da nord a sud: edifici poco efficienti. In troppe regioni regole inadeguate e nessun controllo sulle certificazioni, si salvano solo Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia. Tra i bocciati anche edifici costruiti a Milano, Roma e Alessandria da Fuksas, Krier e Portoghesi, mentre tra i promossi spicca un centro direzionale progettato da Cino Zucchi ad Assago (Milano). A scattare la fotografia è l'indagine di Legambiente 'Tutti in classe A', sulla qualità del patrimonio edilizio italiano.
L'indagine ha preso in considerazione oltre 500 edifici in 47 città italiane, grazie a un team di esperti che viaggiando da nord a sud del Paese, ha fotografato con un'apparecchiatura termografica la situazione termica degli edifici. "In 13 regioni non esiste alcun tipo di controllo sui certificati di prestazione energetica degli edifici e così si calpestano i diritti dei cittadini che dovrebbero essere correttamente informati sulle prestazioni energetiche e sulla sicurezza delle loro abitazioni" afferma il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini.
Da Milano a Torino, fino alla periferia di Bari, dal progetto C.A.S.E. a L'Aquila, al quartiere Parco Leonardo a Roma, si ravvisano problemi di elementi disperdenti, con distribuzione delle temperature superficiali estremamente eterogenee. Spesso anche per edifici che si promuovono come 'biocase' o a basso consumo energetico.
Che in 'Classe A' si viva meglio lo dimostrano invece le termografie di edifici ben progettati, costruiti e certificati, come il quartiere Casanova a Bolzano o alcuni immobili nuovi o ristrutturati a Firenze, Udine o Perugia, dove i consumi energetici per il condizionamento invernale sono ridotti al minimo con un risparmio, per gli abitanti fino a 2mila euro ogni anno.
Attenzioni e benefici che Legambiente non ritrova, purtroppo, nemmeno in edifici progettati da architetti di fama internazionale e costruiti negli ultimi dieci anni, come mostrano le termografie realizzate su edifici costruiti a Milano, Roma e Alessandria da Fuksas, Krier e Portoghesi, dove l'analisi a infrarossi ha dato risultati simili a quelli di altri edifici recenti di firme meno prestigiose, con difetti nelle superfici perimetrali ed elementi disperdenti nelle strutture portanti.
''In tutti e tre gli edifici 'famosi' analizzati, l'impronta architettonica che si voleva proporre è chiara e riconoscibile mentre manca l'attenzione all'efficienza energetica. Attenzione che invece ha caratterizzato positivamente un edificio progettato da Cino Zucchi a Milano, con ottime prestazioni di isolamento" commenta Edoardo Zanchini.