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Da 'Un medico in famiglia' all'Unesco, chi è Banfi

22 gennaio 2019 | 14.06
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Se avessero chiesto a Nonno Libero come ci si sente a rappresentare l'Italia all'Unesco avrebbe risposto sarcastico: "Una parola è troppa e due sono poche". E oggi Lino Banfi, che sul piccolo schermo ha prestato il volto all'amato personaggio di 'Un medico in famiglia', non è stato da meno. Nominato a sorpresa all'Unesco dai Cinque Stelle, l'attore pugliese, 82 anni, ha spiegato che il suo obiettivo è "portare un sorriso ovunque".

Nato ad Andria l'11 luglio 1936, Pasquale Zagaria (questo il nome di battestimo dell'attore, che cambiò in seguito su consiglio di Totò) Banfi viene instradato dai genitori verso la vita del seminario, ma presto si rende conto la sua strada è un'altra. A diciotto anni 'emigra' a Milano per tentare la strada del teatro di varietà, dove inizia a ottenere successo grazie al suo inconfondibile accento proveniente dal dialetto di Canosa.

In seguito, il giovane Banfi si trasferisce a Roma per tentare la strada della tv. Partecipa a 'Bilioteca Studio Uno' di Antonello Falqui (1964) e su Rai 2 a 'Speciale per voi (1969), di Renzo Arbore, non disdegnando nemmeno il cabaret con Enrico Montesano e Lando Fiorini. Dopo una serie di commedie in collaborazione con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia - da cui nasce 'L'esorciccio' (1975), un cult per gli amanti del genere, inizia il decennio in cui la notorietà dell'attore barese esplode.

L'ambito è quello della commedia sexy all'italiana. Recitando al fianco di attori come Alvaro Vitali, Edwige Fenech, Gianfranco D'Angelo e Gloria Guida, Banfi diventa icona del genere, in pellicole quali 'La liceale seduce i professori', 'L'onorevole con l'amante sotto il letto', 'La moglie in bianco... l'amante al pepe', 'L'infermiera di notte' e 'L'insegnante va in collegio', 'Vieni avanti cretino'. Verso la fine degli anni Ottanta, la carriera di Lino Banfi subisce una svolta, indirizzandosi sempre più verso il piccolo schermo. Nell''87 gli viene affidata la conduzione di 'Domenica in', poi di 'Stasera Lino' (1989) e 'Aspettando Sanremo' (1990), in cui l'attore rivela doti di intrattenitore e conduttore.

Dal 1998 al 2009 gli viene affidata una parte da protagonista nella fiction di grande successo 'Un medico in famiglia'. Lì presta il volto a Libero, un nonno legatissimo a figli e nipoti che diventa il punto di riferimento di una famiglia allargata. Un personaggio completamente diverso da quelli interpretati in precedenza. Grazie a questo ruolo, nel 2001 Banfi viene nominato ambasciatore dell'Unicef.

Nello stesso periodo prende parte a numerose fiction tra le quali 'Un difetto di famiglia' (2002, dove affronta per la prima volta il tema dell'omosessualita') e 'Un posto tranquillo' (2003), recitando in entrambe al fianco di Nino Manfredi. Nel 2008, dopo una lontananza dal cinema di vent'anni, Banfi riprende i panni di Oronzo Canà nel sequel 'L'allenatore nel pallone 2' e poi in 'Un'estate al mare,' uscito l'anno seguente. Nel 2011 ritorna a lavorare per Mediaset, vestendo i panni del commissario nella miniserie di Canale 5 'Il commissario Zagaria'.

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