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L'intervista

Dado: "Io, aggredito e scortato per portare mia figlia a scuola"

15 aprile 2019 | 14.30
LETTURA: 4 minuti

Il comico romano parla del ragazzo che gli ha rotto il setto nasale e delle minacce alla figlia: "Nonostante le denunce il bullo resta impunito, dice di essere amico dei Casamonica"

(Dado/ Facebook)
(Dado/ Facebook)


di Alisa Toaff
"Ho passato 16 ore al pronto soccorso e sono stato dimesso con una prognosi di 30 giorni, ho il setto nasale fratturato. Questa mattina, dopo quello che è successo, ho chiesto alla polizia di Stato di scortare me e mia figlia a scuola e la mia richiesta, per oggi, è stata esaudita. Nonostante l'aggressione, alla quale hanno assistito diversi testimoni, i verbali della polizia e il referto medico, nei confronti di questo ragazzo non è stato ancora preso alcun provvedimento. Il bullismo quindi rimane impunito''. E' quanto afferma all'Adnkronos Gabriele Pellegrini, in arte Dado, dopo l'aggressione subita venerdì scorso da parte dell'ex fidanzato della figlia 14enne, ''accompagnato - sottolinea il comico romano - da un losco figuro sul quale ci sono accertamenti in corso''.

''Sono 7 mesi che va avanti questa storia - prosegue Dado -, ho sporto diverse denunce contro questa persona che da mesi perseguita mia figlia, minacciandola e diffamandola sul web. Oltretutto il ragazzo frequenta lo stesso istituto di mia figlia e quindi si incontrano ogni giorno. Quello che è accaduto poteva essere evitato perché c'erano state diverse avvisaglie". Quanto alla dinamica dell'aggressione, "poco prima di venire sotto casa mia il ragazzo - afferma Dado - aveva inviato a mia figlia un sms dove le diceva che sarebbe passato a restituirle i regali e lei aveva risposto che poteva pure bruciarli. Lui è venuto lo stesso e, quando sono sceso, prima mi ha minacciato e poi ha tentato di investirmi con la minicar. Infine mi ha dato un pugno dal finestrino in pieno viso ed è andato via''.

L'attore tiene a precisare che prima di andare dall'avvocato e di rivolgersi alle forze dell'ordine aveva tentato di risolvere ''il problema'' in maniera ''pacifica'': "Ho parlato con la famiglia del ragazzo, con la scuola - racconta - ma a un certo punto il rapporto con il padre si è interrotto bruscamente perché ha iniziato a negare l'evidenza. Arrivati a questo punto sto cercando disperatamente di sapere cosa succederà e che tipo di provvedimenti intendono prendere nei confronti di questo bullo. Bisogna pretendere che lo Stato sia presente e sia accanto alle vittime di violenza - prosegue il comico -. Mia figlia è molto spaventata delle conseguenze che ci potrebbero essere dopo quello che è successo, anche perché il linguaggio usato da questo ragazzo è lo stesso di 'Gomorra' e 'Suburra'. Tra l'altro il bullo si vanta di essere amico dei Casamonica e di aver girato con loro un video anche se non so di cosa si tratti. La preside dell'istituto scolastico mi ha detto che al massimo può convocare un consiglio! Sto ancora decidendo cosa fare e come muovermi, mi auguro che lo Stato intervenga al più presto''.

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