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Agricoltura: dai biolubrificanti alle bioplastiche, soluzioni 'green'

06 febbraio 2016 | 11.21
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Biolubrificanti, sostanze attive per agrofarmaci e bioplastiche: soluzioni innovative per un’agricoltura a basso impatto ambientale, frutto delle filiere agroindustriali e presentate a Fieragricola Verona in questi giorni, a distanza di poco più di un anno dell’accordo per la creazione di filiere agroindustriali innovative sottoscritto da Novamont, Coldiretti e Cai.

L’accordo di collaborazione faceva riferimento alla diffusione della coltura del cardo tra gli agricoltori di Coldiretti, creando una forte sinergia con la bioraffineria Matrìca di Porto Torres, in Sardegna. Il cardo è una coltura a basso input che ha dimostrato di crescere su terreni aridi e poco adatti a colture tradizionali, non consuma acqua, genera farine proteiche per l’alimentazione animale e altre materie prime per la produzione di prodotti a basso impatto ambientale.

Partendo dall’utilizzo di questa materia prima e dei suoi scarti, applicando una tecnologia sviluppata da Novamont, la bioraffineria Matrica è in grado di produrre una gamma di prodotti chimici (biochemicals, biointermedi, monomeri per la produzione di bioplastiche, basi per biolubrificanti, e bioagrofarmaci e bioadditivi per gomme) attraverso processi innovativi e a basso impatto.

A Fieragricola 2016 sono state presentate le prime tre soluzioni, altamente innovative, frutto della collaborazione tra Novamont, Coldiretti e Cai. La prima è una linea di biolubrificanti e grassi Matrol-Bi: grazie all’origine da fonti rinnovabili, la rapida biodegradabilità e la formulazione non tossica per gli ecosistemi, questi lubrificanti e grassi rappresentano una valida alternativa ai prodotti di origine fossile, offrendo soluzioni ambientalmente sostenibili per minimizzare i rischi legati alla dispersione di tali prodotti. Indicato per i macchinari che operano in aree ecologicamente sensibili come quelle agricole, forestali o marine.

Film per pacciamatura biodegradabile in Mater-Bi, alternativa 'green' ai teli tradizionali; al termine del ciclo colturale il telo in bioplastica Mater-Bi non deve essere né rimosso né smaltito e può essere lasciato nel terreno dove biodegrada, trasformandosi in anidride carbonica, acqua e biomassa. E' il primo e unico telo biodegradabile disponibile sul mercato ad aver ottenuto la certificazione Vinçotte “Ok Biodegradable soil” sull’intero manufatto finito e non soltanto sulla materia prima.

Sostanze attive per agrofarmaci (acido nonanoico). Di origine naturale, l’acido nonanoico può essere impiegato per il controllo non selettivo della vegetazione. Nato da una tecnologia proprietaria Novamont prima al mondo nel campo degli oli vegetali, è di rapida degradazione e non presenta effetti negativi sull'uomo e sull'ambiente.

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