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Dai "Cento passi" ai cento km, con Libera in bicicletta da Roma a Latina

12 febbraio 2014 | 14.57
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Dai

Cento chilometri, come fossero i "Cento passi" citati da Luigi Lo Cascio nel ruolo di Peppino Impastato nel noto film. È la metafora scelta da Libera, l'associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, per la sua festa annuale. L'associazione ha scelto Latina anche per le continue intimidazioni, a quanto pare del tutto inefficaci, che colpiscono le sue attività quando non i suoi attivisti; e per farlo ha "copiato" un'idea del gruppo musicale Tetes de Bois, che l'anno scorso a giugno inaugurò la prima "Transumanza a pedali", due giorni in bici da Roma all'Aquila insieme a #salvaiciclisti e cicloturisti di ogni risma per "andare a dare un abbraccio alla città", scrisse allora il fantasioso leader del gruppo, Andrea Satta. In quell'occasione fu montato il palco a pedali del gruppo, che trae l'energia da 128 postazioni-dinamo con altrettanti pedalatori.

"Perché non farlo anche a Latina?", ha pensato lo staff di Libera, che ha poi contattato i musicisti e i cicloattivisti inventori del viaggio in Abruzzo. L'idea è stata accolta subito, e nasce la "Transumanza Latina", viaggio da Roma seguendo tra l'altro il il tracciato dell'Appia antica e la via Francigena, con inizio il 21 marzo e arrivo il giorno dopo a Latina. "Cento chilometri che simbolicamente vogliono richiamare i cento passi di Peppino Impastato -affermano a Libera-. Cento chilometri che toccheranno i luoghi e i terreni su cui hanno messo le mani le mafie e le ecomafie. Cento chilometri da percorrere in bicicletta, con partenza da Roma, per partecipare con una marcia silenziosa alla giornata della memoria e dell'impegno per le vittime innocenti delle mafie che Libera celebra il giorno dopo, il 22 marzo, nel capoluogo pontino".

Si è così costruito un "appuntamento aperto a tutti, che vuole coinvolgere gli attivisti della bicicletta e i cittadini in un pellegrinaggio per ricordare le oltre 900 persone - semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell' ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali - morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere".

Nel dettaglio, a Latina si potrà arrivare da Roma coprendo tutto il percorso in bici lungo un itinerario il più possibile lontano dal traffico e dai suoi pericoli, circondando i laghi dei Colli Albani, attraversando i Pratoni del Vivaro, scendendo le vigne dei Castelli, attraversando la pianura Pontina, costeggiando il mare a Torre Astura. Oppure ci si potrà aggregare lungo il percorso, raggiungendo i transumanti in treno a Castel Gandolfo, a Velletri, a Cisterna di Latina. O ancora si potrà arrivare direttamente la mattina del 22 a Latina e percorrere gli ultimi dieci chilometri della transumanza raggiungendo il corteo di Libera in bicicletta.

"Non c'è niente di più entusiasmante che camminare tutti insieme per un destino condiviso, superare la fatica, bere la bellezza, incoraggiare chi è stanco e ripartire - dice Andrea Satta- A Latina c'è Libera col suo raduno, che ogni anno, da tutta Italia, spinge migliaia di ragazzi a uscire di casa, a partecipare e a dire 'io ci sono'. E ci saremo anche tutti noi che andiamo in bici e che pensiamo che questo mezzo di trasporto esprima semplicità, dimensione umana, libertà". Si può prenotare la partecipazione alla TransumanzaLatina, e si possono avere ulteriori informazioni, collegandosi a www.transumanzapedali.it.

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