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Daimler, si chiude dieselgate Usa con accordo da 1,5 mld dollari

10 marzo 2021 | 18.29
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Un giudice federale da' il via libera all'intesa raggiunta lo scorso settembre: il gruppo tedesco era accusato di avere venduto tra il 2009 e il 2016 circa 250 mila vetture non rispondenti alle normative sulle emissioni in vigore negli Stati Uniti. Ma nel Regno Unito spunta una nuova class action da 1 miliardo di sterline

Daimler, si chiude dieselgate Usa con accordo da 1,5 mld dollari

Con il via libera di un giudice federale all'accordo da 1,5 miliardi di dollari raggiunto lo scorso anno, Daimler e la controllata Mercedes-Benz si preparano a chiudere il capitolo 'dieselgate' negli Stati Uniti, in cui era accusata di avere venduto tra il 2009 e il 2016 circa 250 mila vetture non rispondenti alle normative sulle emissioni in vigore negli Stati Uniti. In una prima fase il gruppo tedesco aveva respinto le accuse, non ammettendo "alcuna responsabilità" e "negando le accuse formulate dalle autorità così come le rivendicazioni dei querelanti di una class action".

A settembre 2020 invece era stato raggiunto con il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e il California Air Resources Board, un accordo, approvato ieri dal giudice federale Emmet Sullivan, che prevedeva il pagamento di una sanzione civile di 875 milioni di dollari, ai sensi del Clean Air Act, di 70 milioni in sanzioni aggiuntive e di 546 milioni per l'adeguamento dei veicoli non a norma e per compensare l'eccesso di emissioni.

Un portavoce di Daimler ha definito l'accordo - che il giudice ha definito 'equo, ragionevole e di interesse pubblico' - "un passo importante verso la certezza del diritto in relazione ai diversi procedimenti" sulle vetture diesel vendute negli Usa, ricordando come il gruppo "ha collaborato pienamente con le autorità di regolamentazione" americane. Il caso ha coinvolto in varie fasi l'Environmental Protection Agency, la California Air Resources Board, la divisione Ambiente e Risorse Naturali del Dipartimento di Giustizia degli Usa, il procuratore generale della California e la U.S. Customs and Border Protection.

I guai sul fronte diesel per il gruppo tedesco tuttavia non si chiudono con l'intesa negli Usa: in Gran Bretagna infatti lo studio legale Hagens Berman ha annunciato di avere trovato finanziamenti per portare avanti una class action da 1 miliardo di sterline (1,18 mld di euro) per la vendita di modelli con emissioni non rispondenti alle normative sulle emissioni.

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