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Dal Bataclan a Manchester, la scia di sangue su concerti e discoteche

23 maggio 2017 | 12.02
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Gli Eagles of Death Metal suonano sul palco del Bataclan il 13 novembre 2015, prima dell'attentato (Afp) - AFP
Gli Eagles of Death Metal suonano sul palco del Bataclan il 13 novembre 2015, prima dell'attentato (Afp) - AFP

Quello di ieri sera a Manchester è l'ultimo di una serie di attentati rivendicati dalla Stato islamico che prende di mira concerti e locali pubblici, spesso ritrovo di giovani. Dal Bataclan di Parigi al Club Reina di Istanbul, negli ultimi anni la strategia dei terroristi si è orientata verso i grandi raduni, un target ideale per provocare stragi di innocenti che vivono la loro vita.

Erano le prime ore del 2017, quando un uomo di origine uzbeke armato di kalashnikov e travestito da Babbo Natale entra nel Club Reina di Istanbul, dove si stava festeggiando l'arrivo del nuovo anno e inizia a fare fuoco. Le vittime furono 39, la maggior parte delle quali straniere e l'attacco fu rivendicato dall'Isis.

Il 24 luglio 2016, ad Ansbach, in Germania, un uomo di origine siriana muore dopo essersi fatto esplodere all'ingresso di un concerto, dove c'erano oltre 2500 persone. Restano ferite 15 persone di cui 4 in modo grave.

Sempre lo scorso anno, il 12 giugno, Omar Mateen, 29enne statunitense di origini afghane, entra in un night club gay, il Pulse di Orlando, in Florida, e inizia a sparare. Le vittime accertate sono 49, oltre all'attentatore, mentre i feriti sono 53. E' la più grande sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti d'America e l'evento terroristico con più morti negli Stati Uniti dopo l'11 settembre 2001. Mentre tiene in ostaggio alcune persone all'interno del locale, l'uomo fa una telefonata a 911 in cui annuncia il giuramento di fedeltà allo Stato islamico. Il Califfato rivendica la strage, ma la Cia e l'Fbi non trovano effettivi legami del killer con l'Is e stabiliscono che Mateen non era in contatto con i jihadisti prima di compiere la strage. La pista privilegiata è quella di un attentato mirato contro la comunità Lgtb.

Il 13 novembre 2015, circa 1500 persone, si trovano all’interno del Bataclan, storico locale parigino, per assistere al concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal. Intorno alle 21.40 fanno irruzione tre terroristi armati e con indosso cinture esplosive che sparano sulla folla e prendono in ostaggio circa 100 persone. Il numero delle vittime è altissimo: 89 morti, mentre un centinaio di persone sono uscite in condizioni critiche.

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