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Beni culturali: dal check-up energetico al biorestauro, è hi tech che ama l'arte

07 aprile 2016 | 16.47
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(Fotogramma)
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Check-up energetico di musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori anti-sismici, batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative a disposizione del patrimonio artistico che l’Enea presenta al XXIII Salone del Restauro di Ferrara (6-8 aprile). In particolare, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile dedica il suo spazio espositivo (Padiglione 3 - A7) e un seminario in programma l’8 aprile alle attività di diagnosi energetica già in corso, ad esempio su alcuni edifici storici di Roma: Palazzo Montecitorio, Palazzo del Seminario e la Piccola Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco.

Il tema dell’efficienza così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano sono stati anche al centro dell’incontro fra il presidente dell’Enea Federico Testa con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini per approfondire le possibili collaborazioni in questi settori.

Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro. "Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto Enea può fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storici con elevati consumi energetici. Da qui l’importanza - ha spiegato Testa - della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico".

Per contrastare il rischio sismico, l’Enea dispone di una task-force di ingegneri e geologi e di attrezzature uniche in Italia come le due tavole vibranti del Centro Ricerche Casaccia (Roma), tra le più grandi in Europa e tali da consentire prove sperimentali e di testare materiali e dispositivi innovativi. In questo modo è stato possibile, ad esempio, realizzare gli speciali basamenti antisismici a tutela dei Bronzi di Riace.

L’Agenzia ha anche eseguito una campagna diagnostica per valutare lo stato di conservazione delle coperture nella Villa dei Misteri di Pompei; è impegnata a Orvieto nel monitoraggio sismico del Duomo; con il Politecnico di Torino ha brevettato un sistema di isolamento sismico per gli edifici storici. La sensoristica per rilevare vibrazioni ambientali è stata anche applicata a Roma sulle Colonne Traiana e Antonina, nel Tempio di Minerva Medica e sugli obelischi Flaminio e Lateranense.

Non solo. I laser rappresentano la nuova frontiera per la conservazione dei beni culturali: l’Enea dispone di otto tecnologie di diagnostica e due di restauro. Il sistema laser a tre colori Rgb-Itr ad esempio - utilizzato per la 'Cappella Sistina' permette di rilevare a distanza (da 3 a 30 metri) le caratteristiche morfologiche e di colore di un’opera d’arte e di ricostruirne un’immagine fedelissima in 3D, con risoluzioni superiori rispetto ai dispositivi convenzionali, offrendo anche la possibilità di individuare eventuali danneggiamenti.

Il laser 2D LIFScanning permette l’analisi non invasiva delle superfici grazie allo studio dell’emissione di fluorescenza indotta dalla radiazione laser. Il prototipo Ils (Integrated Laser System) è un altro esempio di tecnologia laser utilizzato con successo per analisi microdistruttive di ceramiche dipinte.

Il biorestauro, una tecnologia tutta italiana perfezionata dall’Enea, permette di restaurare le opere d’arte utilizzando batteri e sostanze naturali invece di prodotti chimici. Questo metodo di pulitura bio-based prevede l’uso di microrganismi capaci di rimuovere depositi di varia natura, con indubbi vantaggi in termini di selettività dell’intervento, sicurezza per l’opera d’arte, non tossicità per i restauratori, basso costo e ridotto impatto ambientale. Applicazioni di biorestauro sono state eseguite con successo su parte delle logge affrescate della rinascimentale Casina Farnese sul Palatino, nella Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese, presso un’opera dei Musei Vaticani, con cui c’è anche un accordo per applicazioni su statue e fontane dei Giardini stessi.

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