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Dal Consiglio dei Ministri via libera al piano di risanamento dell'Ilva

14 marzo 2014 | 16.57
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Dal Consiglio dei Ministri via libera al piano di risanamento dell'Ilva

Via libera dal consiglio dei Ministri al Piano delle misure di risanamento dell'Ilva che integra le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'ottobre 2012. Un piano con cui proseguire il percorso di bonifica dello stabilimento di Taranto avviato dai governi precedenti con l'obiettivo di restituire ai suoi cittadini e ai lavoratori del polo siderurgico, "qualità di vita e di ambiente e al contempo di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e continuità produttiva in un'ottica di accresciuta competitività" e che il ministro per l'Ambiente Gian Luca Galletti ha giudicato "un nuovo importante passo avanti per assicurare a Taranto salute e lavoro".

Un percorso che durerà 36 mesi alla fine dei quali "confidiamo che l'Ilva diventi una fabbrica salubre, dotata dei migliori dispositivi e delle più moderne tecnologie per la tutela ambientale, e quindi capace di stare sul mercato internazionale della siderurgia con un ruolo rilevante", dice ancora ribadendo come Taranto sia "il luogo di una scommessa alta che il Governo intende sostenere".

Parallelamente agli interventi per la ambientalizzazione dell'Ilva, prosegue Galletti, stanno andando avanti gli interventi programmati sulla città di Taranto per i quali sono stati stanziati e sono disponibili 110 milioni di euro, a cominciare dal rione Tamburi, con la riqualificazione e bonifica delle 5 scuole e dell'area del cimitero passando dalla messa in sicurezza della discarica di Statte e dal disinquinamento del Mar Piccolo e finire con agli interventi sull'area portuale.

Il Decreto varato dal governo è la formalizzazione del piano proposto dal comitato di tre esperti istituito con la legge 89/2013 e già reso pubblico con l'obiettivo di acquisire osservazioni e proposte che sono state valutate dal Comitato e, ove ritenute valide, inserite nel piano che prevede le azioni e i tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia).

Inoltre modifica l'AIA limitatamente alla modulazione dei tempi di attuazione delle relative prescrizioni, in modo da consentire il completamento degli adempimenti non oltre trentasei mesi dopo l'entrata in vigore della legge n. 61/2013 sul Commissariamento dell'Ilva, approvata il 3 agosto scorso. Tutte le prescrizioni previste dall'Aia dovranno dunque essere ultimate entro agosto 2016.

Il decreto di approvazione del piano conclude così i procedimenti di riesame previsti dall'Aia e ne costituisce integrazione. Dopo l'approvazione del Piano dovrà essere predisposto dal Commissario straordinario il piano industriale di conformazione delle attività produttive, che dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri, in modo da consentire la prosecuzione dell'attività produttiva nel rispetto delle prescrizioni ambientali, sanitarie e di sicurezza contenute nel piano ambientale.

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