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D'Alema: "Sì al Mes, risorse rilevanti per Sanità"

19 giugno 2020 | 09.21
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L'ex premier: "Coronavirus ha impresso svolta su austerità Ue, ma è battaglia aperta"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Nel corso dell’emergenza Coronavirus "il Sistema pubblico ha retto meglio del Sistema privato”. Lo dice Massimo D'Alema in una intervista al magazine online dell'Eurispes.

L'ex premier auspica che per il futuro "si torni ad investire sulla Sanità e, anche per questo, sono favorevole all’utilizzazione del famoso Mes, perché si tratta di una disponibilità rilevante di risorse che devono essere destinate al Sistema sanitario”.

“Il mondo è in bilico: se è vero che la pandemia ha dimostrato che c’è necessità di una maggiore cooperazione internazionale, tuttavia, è difficile dire se questa sarà la via intrapresa, perché è evidente che ci sono delle fortissime resistenze e delle tendenze diverse. Credo che molto dipenderà da quello che accadrà in Occidente nei prossimi mesi, in particolare a novembre con le elezioni americane”, dice ancora D'Alema.

Sul futuro dell’Europa, l'ex premier afferma: “La pandemia è stata probabilmente l’occasione per imprimere una svolta rispetto alle politiche di austerità che hanno caratterizzato le scelte europee degli ultimi anni. Naturalmente, è una battaglia aperta, perché ancora ci sono delle resistenze”.

Ho "l’impressione che i cittadini forse dovrebbero avere compreso, durante questa emergenza, che il Paese ha bisogno della classe dirigente e che l’antipolitica che ha largamente dominato la sfera pubblica ha prodotto un indebolimento della dimensione statuale che è fondamentale in un paese civile", sottolinea poi.

"Da questo punto di vista la mia opinione è che la politica riacquista la fiducia dei cittadini se è in grado di rispondere ai bisogni sociali diffusi. Però, è anche vero che il criterio sostanzialmente casuale di formazione della classe dirigente, il disprezzo verso la politica professionale che ha dominato la cultura del Paese degli ultimi anni ha prodotto dei danni immensi", spiega l'ex premier.

"Quindi, se si vuole ricostruire un rapporto di fiducia tra classe dirigente e cittadini, io credo che il problema vada al di là della politica. C’è un grande problema che riguarda la classe dirigente del Paese, il mondo degli intellettuali, il giornalismo e il mondo dell’impresa; cioè la delegittimazione della politica che è stata perseguita scientificamente in questi anni e che ha prodotto danni per tutti”, sottolinea D'Alema.

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