“Lo scrittore a Palermo non fu accolto benissimo, invece che al Festival ricordi la strage di Capaci nei libri”
"’Pensa prima di sparare...’: a Sanremo 2022 sarebbe più giusto mandare a tutto schermo e volume ‘Pensa’, il video e la canzone di Fabrizio Moro per ricordare tutti gli uomini giusti che non ci sono più. E’ una canzone simbolo, soprattutto per chi è stato colpito da uno strappo cosi grande”. Lo dice all’Adnkronos Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso dalla mafia nel 1982, commentando la partecipazione di Roberto Saviano al Festival, dove lo scrittore domani farà un monologo per ricordare i trent’anni dalla strage di Capaci. Per la giornalista e conduttrice televisiva, invece “sarebbe più giusto che a commemorare il sacrificio di Giovanni Falcone e della sua scorta fosse, nel contesto del Festival della canzone, un cantante. Saviano lo faccia pure nei libri e nelle conferenze”.
Per la Dalla Chiesa, la canzone e il video di Fabrizio Moro, vincitore con ‘Pensa’ a Sanremo 2007 nella sezione Giovani e in gara anche quest’anno, “tratta argomenti che fanno riflettere ed è diventata il simbolo della lotta alla criminalità, perché centra il punto ricordando che le idee delle persone, anche se non ci sono più, continuano a vivere. Mi piacerebbe vedere trasmesse le immagini e ascoltare le parole di una canzone che ha una forza emotiva unica. Il messaggio più forte per ricordare Capaci sul palco dell’Ariston potrebbe arrivare proprio dalla musica e parlare attraverso di essa ai giovani”.
“Amadeus ha una sensibilità rarissima – dice ancora la Dalla Chiesa - e non so se l’idea di invitare Saviano sia partita da lui. Lo scrittore è ormai la spalla di Fazio e non conosco le logiche e i motivi per i quali la Rai lo ha chiamato a Sanremo. Non ho nulla contro di lui, ma mi risulta che, per Gomorra, sia stato condannato per plagio. E poi ricordo che non fu accolto tanto bene quando nel 2013 andò nell’aula bunker di Palermo per ricordare Falcone”.
di Cristiano Camera
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